Le STEM motore dell’innovazione per la Difesa del futuro
Durante l’edizione di quest’anno del Salone del Libro di Torino, il Sottosegretario di Stato alla Difesa, Senatrice Isabella Rauti, ha introdotto il volume “Le Discipline STEM nella Difesa”. L’evento si è svolto nello spazio dedicato agli eventi dello stand della Difesa, attirando un numeroso pubblico interessato alle intersezioni tra scienza, tecnologia, ingegneria, matematica e sicurezza nazionale.
Sen. Rauti: “Le STEM fondamentali per il futuro della Difesa”
L’appuntamento è stato articolato in due parti principali: la presentazione del libro e un vivace dibattito riguardante il futuro della Difesa in relazione alle discipline STEM. La Senatrice Rauti, che ha anche curato la pubblicazione, ha evidenziato come le applicazioni STEM siano diventate fondamentali per le Forze Armate, permettendo di affrontare sfide ibride e minacce multidimensionali che abbracciano sia i domini tradizionali sia quelli emergenti.
“Il futuro della Difesa è intrinsecamente legato all’impiego delle materie STEM, fondamentali sia per la formazione e l’addestramento militari sia per la conduzione delle operazioni,” ha spiegato il Sottosegretario Rauti. Ha inoltre sottolineato l’importanza della formazione come dominio strategico, essenziale per integrare i vari settori della Difesa, inclusi quelli più innovativi come il cyber e lo spazio, oltre a settori emergenti quali l’underwater e l’ambiente cognitivo.
La Senatrice ha messo in luce come la cultura della Difesa richieda una forte integrazione interforze, con un impiego capillare delle materie STEM e delle tecnologie avanzate, un aspetto cruciale per rafforzare la collaborazione tra il settore militare e quello civile.
Superare il gender gap negli studi STEM: la sfida della Difesa
Uno dei temi salienti affrontati dall’evento è stato il divario di genere nell’ambito delle discipline STEM, una problematica che Isabella Rauti ha definito come un “gap formativo e curricolare che sfocia in disparità occupazionali”. Ha criticato la percezione distorta secondo cui gli studi STEM sarebbero più adatti ai ragazzi piuttosto che alle ragazze, enfatizzando la necessità di investire nell’educazione STEM delle giovani generazioni, con un focus particolare sulle studentesse.
Esercito punta su innovazione e materie STEM
L’evento ha visto la partecipazione del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello che ha dichiarato “l’esercito punta a un‘innovazione a tutto tondo, che parte da un cambiamento culturale quale volano di scelte e adeguamenti dottrinali tecnologici e strutturali, non più opzionali, per tenere il passo delle sfide con cui siamo chiamati a confrontarci. Le discipline STEM hanno già un peso rilevante nelle dinamiche formative e accademiche dell’Esercito, dove è fondamentale sviluppare capacità intellettuale e tecnica per capire, comprendere, decidere bene e rapidamente, così da conseguire effetti e raggiungere risultati. Per preparare i futuri Ufficiali, in particolare, ho voluto fortemente l’integrazione tra discipline scientifiche e materie umanistiche, come la filosofia, al fine di incrementare gli strumenti cognitivi dei futuri leader per decifrare la complessità del nostro mondo. Apertura al dialogo e al confronto, idee da ogni singolo elemento dell’organizzazione, soluzioni alternative, creatività, pensiero critico e divergente. Su quest’ampiezza di vedute si muoverà l’Esercito, nella costante ricerca di superare debolezze e inadeguatezze agli ordini del tempo.”
In sintesi, la presentazione di “Le Discipline STEM nella Difesa” al Salone del Libro di Torino ha messo in evidenza il ruolo cruciale delle scienze e delle tecnologie avanzate nel configurare il futuro della sicurezza e della difesa nazionale, aprendo un dialogo essenziale su innovazione, integrazione e uguaglianza di genere nel settore.
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