LE ISTANZE DI TRASFERIMENTO DEL MILITARE: CONCILIARE ESIGENZE DI SERVIZIO CON QUELLE PERSONALI E FAMILIARI
Avv. Francesco Pandolfi – Nel 2013 lo Stato Maggiore dell’Esercito, con lo scopo di snellire, semplificare, ridurre la produzione cartacea e in definitiva armonizzare il sistema nel suo complesso, ha revisionato le procedure per l’impiego del personale militare, prendendo spunto dall’evoluzione che le norme hanno avuto nello spazio di alcuni anni e dagli sviluppi della giurisprudenza, volendo soprattutto focalizzare la propria attenzione sulla rapidità dei procedimenti amministrativi connessi con l’impiego dei militari.
Che cos’è il trasferimento
Il trasferimento del personale militare in servizio permanente, necessariamente riferito a sedi diverse, presuppone una domanda dell’interessato e si conclude con un provvedimento di natura eccezionale: per arrivare al trasferimento è di regola impegnata tutta la linea di comando ed in forza di questa specifica attività si innesca un processo di valutazione dell’istanza.
Come gestire le risorse umane
L’Amministrazione ha come scopo l’inserimento di tutte le istanze di trasferimento che vengono presentate all’interno di un sistema che sia in grado di assicurare la gestione razionale delle risorse umane.
Tra i vari obiettivi, evidenzio:
1) la movimentazione del personale va gestita in una visione d’insieme,
2) i movimenti sono affiancati dalle procedure di assegnazione del personale in uscita dai corsi di formazione,
3) conciliare le esigenze di servizio con le esigenze personali e familiari dei singoli,
4) rispettare rigorosamente i tempi del procedimento amministrativo,
5) far partecipare il privato al procedimento amministrativo.
Come gestire i dati personali sensibili
Si tratta di un punto fondamentale.
I dati sensibili del personale militare non possono essere trattati per scopi estranei al procedimento di trasferimento a domanda per il quale sono stati acquisiti.
Questo perché la stragrande maggioranza di queste domande attiene a situazioni personali e familiari di una certa delicatezza o gravità, pertanto è assolutamente necessario per gli Enti e Comandi attenersi a tutte le regole poste a presidio della corretta gestione e conservazione dei dati.
Che cosa sono i vincoli
Tolte le ipotesi nelle quali ci si trovi di fronte a situazioni di particolare gravità ed urgenza, come ad esempio quelle previste nella Legge n. 104/1992 e nell’allegato “H” (casi che creano una deroga ai vincoli temporali di presentazione delle istanze di trasferimento, es: coniuge e/o figli con patologia grave, con inabilità tale da poter essere curati solo prestando servizio in una certa sede, ecc….) ed escludendo gli U. direttivi delle varie Armi, l’istanza può essere presentata una volta l’anno dopo aver conosciuto l’esito della precedente.