L’attacco è iniziato: Missili balistici lanciati dall’Iran contro Israele. Teheran: “Risposta legittima”
Poco fa sono stati lanciati missili dall’Iran sul territorio israeliano.
Così su X il portavoce per i media in arabo delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichai Adraee. Le sirene stanno risuonando in quasi tutto Israele.
Sono circa 400 i missili lanciati da Teheran verso Israele, scrive il Jerusalem Post.
“Il presidente Usa Biden e la vicepresidente Harris monitorano l’attacco iraniano contro Israele dalla Situation Room e ricevono aggiornamenti. Il presidente ha dato indicazione all’esercito americano di aiutare Israele nella difesa e abbattere i missili che puntano verso Israele”. Lo afferma Sean Savett, portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale.
La rivendicazione iraniana
Le Guardie della Rivoluzione iraniane hanno dichiarato che l’attacco missilistico in corso contro Israele è una risposta all’uccisione del capo di Hezbollah, Hassan Nasrallah, avvenuta la settimana scorsa, e a quella del leader di Hamas.
“In risposta al martirio di (leader di Hamas) Ismail Haniyeh, Hassan Nasrallah e (comandante delle Guardie) Nilforoshan, abbiamo preso di mira il cuore dei territori occupati (Israele)”, hanno dichiarato le Guardie in un comunicato riportato dall’agenzia di stampa Fars.
Iran: “Risposta legittima agli atti terroristici di Israele”
“La risposta legale, razionale e legittima dell’Iran agli atti terroristici del regime sionista, che hanno coinvolto cittadini e interessi iraniani e violato la sovranità nazionale della Repubblica islamica dell’Iran, è stata debitamente eseguita. Se il regime sionista osasse rispondere o commettere ulteriori atti di malevolenza, ne conseguirebbe una successiva e schiacciante risposta. Si consiglia agli stati regionali e ai sostenitori dei sionisti di separarsi dal regime”. Lo ha scritto su X la Missione iraniana all’Onu.
Traffico aereo interrotto
Il traffico aereo è stato interrotto all’aeroporto israeliano Ben Gurion dopo che l’Iran ha sferrato l’attacco missilistico. “Al momento non ci sono decolli e atterraggi”, ha dichiarato un portavoce del principale aeroporto internazionale di Israele.
L’allerta dell’ambasciata Usa in Israele
L’ambasciata Usa in Israele ha diramato “un avviso di allerta di alto livello ai suoi dipendenti in Israele e nei Territori palestinesi, ordinando loro di tornare a casa e di prepararsi a entrare in un rifugio antiaereo”: lo ha scritto Haartez, sottolineando che è la prima volta che viene emesso un avviso di questo tipo dopo l’attacco aereo dell’Iran contro Israele nell’aprile scorso.
Tre squadroni di caccia americani sono in Medio Oriente, ha dichiarato il Comando centrale Usa, per supportare i preparativi della difesa israeliana.
Gli Stati Uniti avevano avvisato
“L’Iran si sta preparando a lanciare un attacco imminente, entro 12 ore, con missili balistici contro Israele”. Questa era l’allerta arrivata dall’amministrazione statunitense, che ha parlato di “gravi conseguenze” se ciò dovesse avvenire.
Il funzionario, che ha parlato sotto anonimato, ha detto che gli Stati Uniti stanno sostenendo attivamente i preparativi difensivi israeliani.
“Abbiamo sostenuto Hezbollah durante l’epoca di Sayyed Hassan Nasrallah e continueremo a farlo”, ha dichiarato il Segretario della Sicurezza nazionale dell’Iran, Ali Akbar Ahmadian.
Sono in arrivo “giorni di grandi sfide”, ha detto il premier di Israele, Benjamin Netanyahu, rivolgendosi agli israeliani.
Le operazioni di terra
Tutto questo avviene dopo che l’esercito israeliano, martedì, ha avvertito la popolazione di evacuare quasi due dozzine di comunità libanesi di confine: una misura che arriva dopo l’annuncio di operazioni di terra limitate contro Hezbollah.
Il gruppo islamista ha negato che le truppe israeliane siano entrate in Libano, ma ore dopo l’esercito israeliano ha annunciato di aver effettuato decine di incursioni di terra nel sud del Paese nell’ultimo anno. Israele ha diffuso filmati che mostrano i suoi soldati operare in case e tunnel dove Hezbollah teneva le armi.
Non ci sono state conferme immediate, ma se fosse vero sarebbe un altro duro colpo per Hezbollah, gruppo armato sostenuto dall’Iran. Hezbollah è reduce da settimane di attacchi mirati che hanno ucciso il suo leader, Hassan Nasrallah, e molti dei suoi migliori comandanti.
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