La portaerei della Marina Militare acquisisce la certificazione all’impiego degli F-35B
Al termine di quattro impegnative settimane di attività, iniziate il 28 febbraio con la partenza dalla Stazione Navale di Norfolk, la Portaerei Cavour fa il suo rientro in porto, sempre nella base navale della Seconda Flotta della US Navy in Virginia, forte del raggiungimento di un notevole e storico traguardo: sono state portate a compimento le Sea Trials, attività principale della Campagna Ready for Operations 2021, nel corso delle quali sono stati eseguiti e conclusi con successo i test di compatibilità per l’impiego operativo dell’F-35B Lightining II, il nuovo velivolo da combattimento di quinta generazione del programma Joint Strike Fighter.
È un risultato notevole, che rende la nave Ammiraglia della Squadra Navale della Marina Militare una delle poche Unità al mondo a poter vantare la capacità di impiego degli F-35 nella versione BRAVO, ovvero con capacità STOVL, Short take off and vertical landing, decollo corto e appontaggio verticale. Le attività, svolte dinanzi le coste atlantiche statunitensi, sono state portate avanti con consueta passione e impegno dall’equipaggio della Portaerei, che ha ospitato un team di 180 tra ingegneri, ricercatori, tecnici, piloti collaudatori e operatori di ponte, uomini e donne della Patuxent River Integrated Test Force (Pax River ITF), il quale ha provveduto al rilascio delle autorizzazioni al volo e alla conduzione delle operazioni di volo in sicurezza con il nuovo velivolo.
Le prove sono state condotte in sicurezza e senza alcun intoppo, sono state effettuate oltre 50 missioni di volo, in diverse condizioni metereologiche e stato del mare e anche di notte, circa 120 appontaggi verticali e altrettanti decolli corti con l’ausilio dello ski jump, oltre ad alcuni decolli verticali. Tutto ciò è stato reso possibile dall’elevata professionalità del personale e dall’alto livello di integrazione che è stato raggiunto tra l’equipaggio e il team ITF: “È incredibile come l’equipaggio di Nave Cavour e il team ITF abbiano raggiunto, così rapidamente, un elevatissimo livello di sinergia e integrazione con grande professionalità e una forte volontà comune di raggiungere l’ambizioso obiettivo”, ha dichiarato il Comandante di Nave Cavour, Capitano di Vascello Giancarlo Ciappina. “Sono molto grato a tutti i membri del team ITF e a ogni singolo marinaio del mio equipaggio per l’ottimo lavoro svolto per conseguire questo straordinario risultato. In questo senso, sono molto orgoglioso del successo della Campagna “Ready for Operations” di Nave Cavour: la Marina Militare Italiana e con essa tutto il sistema Difesa, saranno presto proiettati in una nuova prospettiva di cooperazione con i nostri alleati, grazie al fattore abilitante che, sul piano strategico, la quinta generazione impiegabile da portaerei rappresenterebbe, in qualsiasi scenario internazionale, per specifiche operazioni marittime o a carattere interforze”.
Lo storico risultato è anche la piena conferma della validità dei lavori eseguiti a bordo dell’Unità presso l’Arsenale Militare di Taranto in maniera impeccabile dalle maestranze militari e dalla Industria nazionale, segno che la sinergia tra la Marina Militare e la cantieristica navale italiana ha svolto un importante ruolo per l’adeguamento al JSF dell’Unità.
Nel corso delle settimane spese in mare, sono stati eseguiti inoltre ben tre Replanishment at Sea (RAS), ossia rifornimenti in mare, sia di viveri che di carburante, grazie al supporto di unità ausiliarie della US Navy, che hanno sottolineato una volta di più l’ormai stretto rapporto di cooperazione e supporto reciproco che sussiste tra la Marina Militare Italiana e quella statunitense. Momento clou della navigazione, è stato inoltre l’affascinante incontro con la USS Gerald Ford, la nuovissima unità portaerei a propulsione nucleare dell’omonima classe, destinata a sostituire la storica classe Nimitz, con cui Nave Cavour ha eseguito manovre in formazione e addestramento.
Le due Unità si sono poi rese reciprocamente gli onori e non sono mancati saluti tra i membri dei due equipaggi, consapevoli dell’unicità di emozioni e di esperienze che accomunano tutti gli uomini e le donne che vanno per mare.
Con il rientro in porto, il 26 marzo, si è conclusa così una prima importante fase, un primo passo verso il raggiungimento della Initial Operation Capability, ossia la capacità operativa iniziale della Portaerei Cavour, prevista entro il 2024, con la quale l’Italia entrerà a fare parte di una élite di pochi Paesi al mondo in grado di esprimere capacità portaerei con velivoli da combattimento di 5^generazione.
Rosario Naimo, Federico Paolini Marina.Difesa