Industria Difesa

La nuova arma che fa tremare i tank: la lama invisibile che sfida i carri armati e cambia la guerra

Loitering munitions: una rivoluzione tattica concreta

Negli ultimi anni le loitering munitions — i droni “kamikaze” — hanno smesso di essere un’eccezione e sono diventate strumenti strutturali dei moderni scenari di combattimento, riconfigurando la relazione tra letalità, mobilità e vantaggio tattico. Tra gli sviluppi più incisivi figura la famiglia Switchblade di AeroVironment, ora ampliata e riprogettata per operare in contesti multi-dominio e contesi: 600 Block 2, 400 e 300 Block 20.

Switchblade 600 Block 2: caratteristiche tecniche essenziali

Lo Switchblade 600 Block 2 è una munizione di precisione di nuova generazione, trasportabile dall’uomo e pensata per impieghi multi-dominio (terra, aria, mare). I miglioramenti includono ali più grandi e una batteria ad alta capacità che offrono un aumento della resistenza di circa il 20% rispetto alla generazione precedente. La piattaforma è rinforzata per uso in ambiente marittimo e conteso, con progettazione orientata a garantire prestazioni affidabili nelle condizioni più impegnative.

Dati operativi forniti dal sistema:

  • Portata: 110+ chilometri.
  • Resistenza: 50+ minuti.
  • Peso (AUR): 68 libbre (30,8 kg).
  • Velocità: Loiter 70 mph (113 km/h) — Sprint 115 mph (185 km/h).
    La maggiore letalità è ottenuta tramite angoli di attacco estesi e l’uso di GPS M-Code crittografato di livello militare per una precisione di puntamento superiore.

Sensori, autonomia decisionale e comunicazioni

Il Block 2 integra Riconoscimento Automatico del Bersaglio (ATR) e edge computing a bordo, capaci di rilevare e classificare autonomamente bersagli statici e in movimento — dal personale ai veicoli, fino ad aerei e imbarcazioni. La sensoristica combina capacità ottiche e infrarosso di ultima generazione. La piattaforma supporta funzioni tattiche come wave-off/re-attack, e si avvale di comunicazioni resilienti tramite radio Silvus MANET e di una suite avionica studiata per l’elaborazione avanzata mediante IA/ML.

Letalità e effetti sul bersaglio

Progettato per sconfiggere bersagli pesantemente corazzati con precisione millimetrica, lo Switchblade 600 Block 2 produce effetto anti-corazza e anti-personale. La piattaforma prevede inoltre la possibilità di montare un carico utile secondario, ampliando la flessibilità missionale e consentendo impieghi multipli su target sensibili o in sequencing operativo.

Ruolo operativo: multi-dominio e lancio versatile

Il sistema è concepito per lancio multi-dominio (da terra, aria e mare), rendendolo impiegabile in scenari distribuiti dove la contestazione dei domini e la guerra elettronica rendono complesso l’uso di sistemi convenzionali. La combinazione di lunga portata, autonomia aumentata e sensori avanzati lo rende adatto a ingaggi in profondità operativa e a missioni di neutralizzazione di asset ad alto valore tattico.

Impatto sul campo: il caso Ucraina

Il teatro ucraino ha offerto un banco di prova reale per la famiglia Switchblade. Impiegati dalle forze di Kiev, questi effettori hanno dimostrato efficacia in un contesto di intensa guerra elettronica e fuoco a lungo raggio: la capacità di neutralizzare postazioni sensibili, mezzi corazzati e nodi logistici ha permesso di compensare limiti numerici e aumentare la flessibilità operativa delle unità schierate.

Produzione, dottrina e integrazione

L’espansione della linea Switchblade è accompagnata da un incremento della produzione, con piani industriali per scalare capacità produttiva e nuovi stabilimenti. Questa crescita risponde alla domanda di forze armate statunitensi e partner NATO e si inserisce in programmi volti a potenziare capacità di ingaggio rapido, dispersione e operazioni distribuite. Sul piano dottrinale, sistemi come il Block 2 stanno passando da ruoli marginali a componenti integrate delle architetture di combattimento, fondendo precisione, superiorità informativa e letalità mirata.

Rischi e interrogativi: proliferazione, controllo e norme

L’adozione su larga scala delle loitering munitions solleva questioni di sicurezza internazionale. L’accessibilità tecnologica, la semplicità d’uso e l’aumento dell’autonomia aumentano il rischio di proliferazione e di impieghi non regolamentati. Rimangono aperte esigenze di norme più stringenti per l’esportazione, regole d’ingaggio condivise e meccanismi di supervisione per evitare abusi, anche tenendo conto delle implicazioni etiche e della necessità di mantenere il controllo umano sulle decisioni di letalità.

Domande aperte sulle contromisure

L’integrazione di piattaforme con questa combinazione di autonomia, precisione e capacità anti-corazza impone una rivalutazione delle difese corazzate, delle contromisure elettroniche e della protezione delle catene logistiche. Come rispondere tecnicamente e dottrinalmente a una minaccia che può colpire in profondità e con alta precisione resta una delle sfide principali delle forze convenzionali e delle politiche di deterrenza.

Lo Switchblade 600 Block 2 rappresenta un salto operativo per le loitering munitions: multi-dominio, maggiore resistenza (+20%), portata oltre 110 km, capacità ATR e edge computing, GPS M-Code e comunicazioni Silvus MANET ne fanno una piattaforma orientata a operazioni complesse e contestate. Le stesse caratteristiche che ne accrescono l’efficacia pongono però questioni strategiche e regolamentari di non poco conto, destinando la tecnologia a essere al centro di dibattiti su controllo delle armi, proliferazione e futuro delle dottrine di combattimento.

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