LA MINACCIA AL COLONNELLO PER NASCONDERE LE PROVE “TI ROMPO I DENTI. STAI ATTENTO”
“Fai attenzione a quello che fai, altrimenti ti rompo tutti i denti, hai capito?”. Una minaccia per nulla velata che sarebbe stata rivolta da Antonello Montante, arrestato ieri, al comandante del reparto operativo dei carabinieri di Caltanissetta dell’epoca, Letterio Romeo, anche lui indagato nella stessa inchiesta per soppressione, distruzione e occultamento di atti veri e falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici.
Secondo i magistrati nisseni, Romeo avrebbe distrutto o nascosto una relazione di servizio in cui riferiva della minaccia ricevuta da Montante nel 2010. Romeo aveva infatti trovato, durante una perquisizione dopo l’arresto di Vincenzo Arnone, capomafia a Serradifalco, alcune fotografie che ritraevano l’ex presidente di Confindustria Sicilia con Vincenzo Arnone con il collaboratore Dario Di Francesco.
Di questa minaccia parlava un documento trovato nel 2015 in rete dalla polizia giudiziaria chiamato “La mafia dell’antimafia” (poi sparito e di cui non si è mai scoperto l’autore) che parlava del fatto con diversi particolari, spiegando che la telefonata era avvenuta il 5 maggio 2010. A confermare l’evento è stato nel 2016 il magistrato Nicolò Marino che ha detto che a parlargli della telefonata e a redigere una relazione di servizio fu proprio Romeo.
Chiamato dai magistrati, Romeo ha detto di non ricordare né la telefonata di Montante né la relazione di servizio. Per poi precisare di «non poter escludere» quest’ultima circostanza. Per la Procura, che lo ha formalmente indagato, «si tratta di un comportamento inqualificabile e connotato da reticenza».