Esteri

La Creazione della Commissione per la Difesa nell’Unione Europea: tra Consenso e Incertezze

Il Nuovo Scenario Geopolitico

L’invasione russa dell’Ucraina ha scosso le fondamenta della sicurezza europea, spingendo l’Unione Europea verso un ripensamento della sua strategia di difesa. In questo contesto, il Parlamento europeo si sta muovendo per assumere un ruolo più incisivo, con la proposta di elevare l’attuale sottocommissione per la Difesa e la Sicurezza (SEDE) a una commissione parlamentare a pieno titolo.

Dalle Intenzioni alla Realtà: Un Cammino Accidentato

Nonostante un iniziale consenso tra i gruppi parlamentari centristi dopo le elezioni di giugno, il percorso verso la creazione di questa commissione si sta rivelando più tortuoso del previsto. L’idea era di allineare questa mossa con la nomina del primo commissario UE per la difesa da parte della Presidente Ursula von der Leyen, creando così un fronte unito nella politica di difesa dell’UE.

Tuttavia, mentre von der Leyen ha presentato il nuovo portafoglio della difesa, il futuro della SEDE rimane avvolto nell’incertezza. I gruppi politici sono ancora immersi in complesse negoziazioni, ritardando una decisione formale sull’aggiornamento della commissione.

Il Gioco delle Alleanze e delle Priorità

Il panorama politico si presenta variegato:

  • Il gruppo Renew e il Partito Popolare Europeo (PPE) sono in prima linea nel sostenere l’aggiornamento.
  • I Socialisti e Democratici (S&D), inizialmente scettici, sembrano ora più aperti all’idea, ma legano il loro sostegno all’aggiornamento della sottocommissione per i diritti umani.

Questa diversità di posizioni riflette le diverse priorità e visioni all’interno del Parlamento europeo.

Le Implicazioni di una Nuova Commissione

L’elevazione della SEDE a commissione plenaria non è una mera formalità. Una commissione a pieno titolo avrebbe un peso maggiore nei negoziati legislativi e potrebbe influenzare significativamente lo sviluppo della politica di difesa dell’UE. Questo cambiamento potrebbe segnare un punto di svolta nel ruolo del Parlamento europeo in materia di sicurezza e difesa.

Il Nodo delle Competenze:

Uno dei principali ostacoli è la ridistribuzione delle competenze tra le commissioni esistenti. In particolare, la commissione per l’Industria, la Ricerca e l’Energia (ITRE) si trova al centro di un delicato dibattito. L’ITRE, che ha gestito i programmi di difesa dell’UE nell’ultimo decennio, è riluttante a cedere il controllo su aree cruciali come la politica industriale della difesa e il sostegno alle PMI del settore.

Verso un Compromesso?

La ricerca di un equilibrio tra le varie istanze è in corso. Alcune proposte suggeriscono di allineare le competenze della nuova commissione con quelle del nuovo commissario alla difesa, concentrandosi sulla capacità produttiva dell’industria di settore. Altri sottolineano l’importanza di mantenere una stretta collaborazione tra ITRE e SEDE per non disperdere competenze preziose.

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