KNDS prepara l’assalto al mercato USA con il Caesar: l’obice francese all’esame dell’U.S. Army
Dimostrazione a fuoco nel cuore della Provenza
CANJUERS, Francia — Tra le colline della Provenza, i soldati francesi hanno affiancato i maestosi obici Caesar durante una dimostrazione d’artiglieria al campo militare di Canjuers, il 20 ottobre 2025. È in questa cornice che KNDS, il gruppo franco-tedesco specializzato in armamenti terrestri, ha ribadito la propria ambizione: conquistare il mercato americano e vincere la competizione dell’U.S. Army per sostituire l’obsoleto M777.
“Il Caesar ha eccellenti probabilità di successo negli Stati Uniti”, ha affermato Olivier Fort, ex colonnello dell’artiglieria francese e oggi a capo del marketing di KNDS, davanti ai giornalisti.
Un’arma con ottima reputazione tra gli artiglieri americani
Il Caesar, obice semovente da 155 millimetri, gode già di una solida reputazione tra gli artiglieri statunitensi, che lo hanno visto in azione nei teatri di guerra di Iraq e Afghanistan.
“La nostra artiglieria ha combattuto fianco a fianco con gli americani. Il Caesar si è dimostrato affidabile e preciso alle lunghe distanze, la vera sfida di ogni cannone moderno”, ha spiegato Fort.
Durante le operazioni in Iraq, gli equipaggi francesi hanno sparato 18.000 colpi, di cui il 70% con cinque o sei cariche di propellente, il massimo consentito per il cannone da 52 calibri, capace di raggiungere una gittata di 40 chilometri.
Accordo con Leonardo DRS per il mercato USA
All’inizio di ottobre, KNDS ha stretto un accordo con Leonardo DRS, società americana del gruppo Leonardo, per proporre congiuntamente il Caesar all’esercito statunitense. Secondo Fort, il concorso d’appalto non è stato ancora formalmente avviato, ma gli osservatori di mercato si aspettano che l’U.S. Army possa ordinare circa 400 obici semoventi.
Per garantirsi l’accesso al mercato americano, la produzione sarà interamente realizzata negli Stati Uniti, compreso il cannone stesso. “Con Leonardo DRS abbiamo le stesse opportunità dei nostri concorrenti,” ha sottolineato Fort, ricordando esempi simili di partnership come Elbit America o American Rheinmetall.
Un successo globale per il Caesar
Ad oggi, KNDS ha ricevuto oltre 720 ordini per il Caesar da 14 paesi, inclusi circa 120 pezzi consegnati all’Ucraina, dove il cannone è impiegato attivamente al fronte.
Il sistema esiste in due configurazioni — montato su camion a sei o otto ruote — e la società sta sviluppando la versione Mark II, equipaggiata con una cabina rinforzata e un motore più potente, destinata all’Esercito francese dal 2027.
L’esperienza ucraina come vantaggio competitivo
L’impiego in Ucraina rappresenta, secondo Fort, un vantaggio decisivo: “Il Caesar è l’unico cannone su ruote attualmente schierato in Ucraina, oltre al Bohdana locale. Questo ci permette di perfezionarlo costantemente grazie ai riscontri diretti dal campo.”
Le truppe ucraine, però, sparano spesso con un numero ridotto di cariche propellenti — tre o quattro invece del massimo di sei — per preservare le canne, difficili da sostituire rapidamente in condizioni di guerra.
Una competizione ristretta ma cruciale
La prossima gara dell’U.S. Army sarà più contenuta rispetto a quella del 2021, dove il Caesar aveva già partecipato al confronto tecnico (“shoot-off”) con l’Atmos di Elbit e l’Archer di BAE Systems.
Fort prevede che gli sfidanti rimasti in gara includeranno Elbit, BAE Systems, Rheinmetall e KNDS Germania con il modello RCH 155.
“L’artiglieria americana è vastissima e variegata,” ha commentato Fort. “Oggi cercano un sostituto del M777, ma domani potrebbero pensare anche a rimpiazzare l’M109.”
Gli insegnamenti tecnici da Iraq e Ucraina
Gli Stati Uniti, ha spiegato Fort, osservano con attenzione l’esperienza ucraina, non tanto per gli aspetti tattici quanto per quelli tecnologici e logistici. “Stanno studiando con estremo interesse le lezioni tecniche del conflitto. Ma ricordiamo sempre che, in termini di stress per l’arma, l’Iraq è stato un banco di prova ancora più esigente,” ha concluso.
