Indagato, si dimette il comandante dei Carabinieri del Cile
Il comandante dei carabinieri del Cile, Ricardo Yáñez, si è dimesso dall’incarico pochi giorni prima dell’inizio del processo in cui è indagato per i presunti abusi commessi dai militari durante le proteste esplose nel Paese tra il 2019 e il 2020.
Le motivazioni dietro la decisione
“Ho preso questa decisione per convinzione personale di fronte all’imminente udienza.
Per rispetto verso le istituzioni, i carabinieri e l’uniforme non mi sarei mai presentato in tribunale come comandante in carica”, ha dichiarato Yáñez in una nota.
L'”epidemia sociale” in Cile (2019-2020)
L’ondata di proteste nota come ‘epidemia sociale’, considerata la più grande movimentazione popolare dalla fine della dittatura militare in Cile, provocò tra ottobre 2019 a marzo 2020 oltre 30 morti e migliaia di feriti.
Le conseguenze e la nomina del successore
Durante quel periodo, Yáñez era direttore dell’Ordine e della Sicurezza dei carabinieri e fu responsabile del dispiegamento tattico e operativo dei battaglioni in tutte le aree operative del Paese.
Il presidente Boric ha nominato come successore il generale Marcelo Araya Zapata, che finora era vicedirettore dei carabinieri.
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