Immigrazione, riparte il dialogo internazionale. “Non siamo disumani”
In qualità di delegato Co.Ce.R. Marina Militare – Guardia Costiera, sono onorato della immensa umanità che hanno sempre dimostrato i militari Italiani, le cui divise rappresentano la Nazione, sopratutto durante le attività di soccorso in mare rischiando la propria vita. Vicinanza che più volte le rappresentanze militari hanno espresso con delibere. Forte di questi sentimenti con piacere apprendo che i rapporti internazionali italiani si sono rasserenati circa la questione dei migranti. Infatti le accuse di disumanità mosse al popolo italiano in questi giorni erano fuori luogo.
Inviterei comunque a coloro che si lasciano andare a simili infelici esternazioni a venire a bordo di una nave della Marina Militare o di una Motovedetta della Guardia Costiera con mare 7 di notte a 200 miglia dalla costa e con più di 180 migranti e condividere quelle situazioni limite.
Ed io posso testimoniare personalmente durante i servizi in porto, circa l’umanità di colleghi e associazioni di volontariato. Il caso può essere l occasione per farsi una domanda su tutte… forse retorica che da anni sì fanno i marinai.
“Perché i migranti africani, spendono soldi, abbandonano la loro terra e i loro cari per rischiare la vita e non si godono le bellezze dei luoghi da cui vengono e non vivono delle ricchezze e risorse delle loro nazioni?”
Antonello Ciavarelli
Delegato CoCeR Marina Militare – Guardia Costiera