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Il segretario generale della NATO esorta i membri ad aumentare la spesa per la difesa

Nuovo corso alla NATO: Rutte chiede più spesa per la difesa

Il nuovo Segretario Generale della NATO Mark Rutte ha inaugurato il suo mandato con un deciso cambio di rotta rispetto al suo passato da “frugale”. Nel suo discorso di insediamento presso il quartier generale dell’Alleanza a Bruxelles, l’ex premier olandese ha posto l’aumento della spesa per la difesa in cima alle priorità per i paesi membri.

Una nuova era per l’Alleanza Atlantica

Martedì 1 ottobre, Rutte ha assunto ufficialmente la guida della più potente alleanza militare al mondo, in un momento cruciale per la sicurezza euro-atlantica. Con l’energia e l’entusiasmo che lo contraddistinguono, il politico olandese si è detto pronto ad affrontare le sfide che attendono la NATO, a partire dalla necessità di garantire una preparazione ottimale in caso di conflitto.

Le priorità del nuovo Segretario Generale

Nel delineare la sua visione, Rutte ha evidenziato tre pilastri fondamentali: sostegno all’Ucraina, cooperazione con l’Unione Europea e rafforzamento dei legami con i partner del Pacifico. Quest’ultimo punto segnala un’attenzione particolare verso la Cina, considerata una sfida strategica di lungo periodo per l’Alleanza.

L’appello ad aumentare la spesa militare

Nonostante la sua reputazione di politico attento al controllo della spesa pubblica, Rutte ha sorpreso molti insistendo ripetutamente sulla necessità di maggiori investimenti nel settore della difesa. “Per far corrispondere realmente le capacità alle esigenze, abbiamo bisogno di una spesa significativamente maggiore”, ha dichiarato ai 32 ambasciatori NATO.

Obiettivo 2% del PIL: non più sufficiente?

Attualmente 23 membri dell’Alleanza raggiungono la soglia del 2% del PIL destinato alla difesa, un record rispetto a dieci anni fa. Tuttavia, alcuni paesi dell’Europa orientale spingono per innalzare ulteriormente questo obiettivo al 3%. Rutte non si è espresso esplicitamente su questa proposta, ma ha sottolineato come la sicurezza debba diventare una priorità di bilancio per tutti i governi.

Le sfide che attendono il nuovo leader NATO

Il Segretario Generale dovrà ora confrontarsi con le resistenze di quei paesi che ritengono il criterio del 2% inadeguato o difficilmente sostenibile per le proprie economie. Allo stesso tempo, Rutte sarà chiamato a mantenere alta l’attenzione sulle minacce emergenti, come quelle provenienti dalla Cina, seguendo il monito del suo predecessore Jens Stoltenberg.

Con questa prima uscita pubblica, Mark Rutte ha dato un chiaro segnale di discontinuità rispetto al suo passato di leader “frugale”. La sua sfida sarà ora quella di tradurre queste ambizioni in azioni concrete, in un contesto geopolitico sempre più complesso e instabile.

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