IL RIORDINO ANCORA NON C’E’ MA LA DIFESA LO VUOLE GIA’ APPLICARE
Si è concluso di recente l’iter parlamentare con cui le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso un parere sul riordino dei ruoli e delle carriere delle Forze Armate, in applicazione alla legge delega sulle riforme nella P.A.
Ora spetta al governo recepire le proposte provenienti dal Parlamento e procedere con l’emanazione del decreto legislativo che ne sancisce la piena applicazione.
“Noi ci siamo già espressi sul fatto che il progetto politico che si cela dietro questo riordino è di ridistribuire risorse finanziarie ad un comparto colpito dalla spending review dell’era Monti.”
Così si esprime il deputato Rizzo del M5S.
Ciò che appare assurdo è la modalità con cui al Ministero della Difesa si pensa di dare attuazione ad un decreto, non ancora varato dall’esecutivo, impartendo ordini agli uffici amministrativi per raccogliere informazioni necessarie all’applicazione del riordino.
“E’ come punire qualcuno per un reato che ancora non esiste, la gestione domestica della funzione pubblica, all’interno del ministero della difesa, raggiunge assurdi livelli, facendo lavorare il personale su tabelle, norme e moduli che ancora devono essere resi attuativi, anche alla luce di modifiche che potrebbero subentrare dopo che la bozza di decreto legislativo è passato al vaglio delle commissioni parlamentari competenti!”
Ho presentato una interrogazione parlamentare rivolta alla Ministra della Difesa Pinotti per sapere per quali motivi sia stata emanata una circolare che anticipa prematuramente adempimenti consoni a un decreto legislativo sul riordino delle carriere delle Forze armate non ancora emanato, conclude Rizzo