Il Ministro o lo Stato si ricordano dei militari solo in battaglia?
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini scrive e argomenta delle forze delle armate come se fossero strumenti, ma si parla di uomini e donne che anche durante la prima emergenza hanno dato tutto per lo Stato pur senza essere attrezzati e retribuiti com’era doveroso.
Da anni, il RGT Cremona ha un secondo Reggimento a Civitavecchia che fra le altre cose viene utilizzato a Capo Teulada, lì dove vengono esplose bombe e munizioni e che da anni è al centro dell’attenzione per il rischio dell’uranio ecc, cosa da poco conto.
Militari specializzati, ma di truppa, cioè precari che la Difesa paga con 1.000€ e con le quali devono pagarsi vitto, alloggio e spese.
L’affitto gli costa dai 200/300€ al mese a cui devono aggiungersi le spese dei consumi e quelli per la spesa, Solinas, governatore della Sardegna, saprà fornirgli i numeri.
Il perché un nucleo NBC e tutta l’attrezzatura si trova permanentemente a Capo Teulada, con cicli di quattro mesi, è risaputo, esiste la relazione “Scanu”.
Il sig. Ministro perché non valuta questo lavoro e i rischi connessi sempre, anziché farlo in pieno Covid-19?
Eppure lo stesso ministro Guerini, a nome del governo afferma:
Nell’ambito dell’Operazione IGEA oggi saranno schierati 19 Drive Through Difesa (DTD) nel Lazio, 3 in Umbria, 5 nelle Marche. In totale sono 200 i DTD resi disponibili dalla Difesa; di questi 124 sono quelli attivati per l’impiego sulla base delle richieste ricevute dalle regioni.
I militari del CBRN Civitavecchia sono già impegnati nelle operazioni stradina sicure e a Capo Teulada, alcuni (i graduati) sono passati al lavoro agile, potrebbe il ministro fornire i numeri dei precari che saranno impiegati in questa operazione “Igea”, tenendo conto che non tutti hanno un corso NBC?
Il signor Ministro, i Generali e i sindacati sanno bene che molti militari precari, questo mese, stanno partecipando a due diversi concorsi, Vfp4 e 3285 Carabinieri, aiutati dai propri genitori, perché da Cagliari a Roma non si muovono nuotando ma in aereo, lo sa ministro le spese che si stanno addossando, ancora una volta, per servire lo Stato?
Caro ministro di numeri sono stanchi anche gli attuali comandanti che, come saprà, sono accorto di unità (uomini) che non sono macchine da utilizzare a piacimento: precari, ma ricambiarli immettendoli in SPE anche per colmare le carenze nelle varie forze dell’ordine.
Il Covid non deve essere un altro virus come quello dell’uranio impoverito, dove a pagarne le spese sono solo i familiari e i figli di questi servitori dello Stato.
Eppure il popolo italiano, durante le proposte e nella prima ondata di marzo, ha visto solo divise, voi cosa avete visto o fatto per loro?
Firmato
Un servitore dello Stato