IL MINISTRO DELLA DIFESA PROPONE UNA RIFORMA DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE
Prima il riordino delle carriere, poi il
F.E.S.I. 2014 e adesso la riforma della rappresentanza militare.
F.E.S.I. 2014 e adesso la riforma della rappresentanza militare.
Un 2014 in cui brulicano le
bozze, un “inverno caldo” per gli addetti ai lavori, che dovranno vagliare,
modificare, proporre. Ma tutto
questo fumo del governo, tutte queste ipotesi di riforme, tutto questo vociare
sta animosamente sviando l’attenzione. Non dimentichiamo che tra le bozze regna
l’immobilismo stipendiale e la sedimentazione delle progressioni di carriera.
Ora è il momento della riforma della rappresentanza. Un altro target posto dal
ministro (rigorosamente non in chiave sindacale) ed ereditato dalla precedente legislatura. Ecco la proposta:
bozze, un “inverno caldo” per gli addetti ai lavori, che dovranno vagliare,
modificare, proporre. Ma tutto
questo fumo del governo, tutte queste ipotesi di riforme, tutto questo vociare
sta animosamente sviando l’attenzione. Non dimentichiamo che tra le bozze regna
l’immobilismo stipendiale e la sedimentazione delle progressioni di carriera.
Ora è il momento della riforma della rappresentanza. Un altro target posto dal
ministro (rigorosamente non in chiave sindacale) ed ereditato dalla precedente legislatura. Ecco la proposta: