Industria Difesa

I PRINCIPALI PRODUTTORI DI ARMI A LIVELLO MONDIALE VEDONO AUMENTARE LE ENTRATE IN MEZZO A GUERRE E TENSIONI REGIONALI

Il rapporto SIPRI (STOCKHOLM INTERNATIONAL PEACE RESEARCH INSTITUTE) di dicembre 2024 svela un quadro in profonda trasformazione dell’industria mondiale degli armamenti, con ricavi che hanno toccato la cifra record di 632 miliardi di dollari nel 2023, segnando un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente. Un dato che riflette l’intensificarsi delle tensioni geopolitiche e la corsa al riarmo su scala globale.

IL DOMINIO AMERICANO E LA SFIDA CINESE

Gli Stati Uniti mantengono saldamente la loro posizione di leadership, con 41 aziende che generano ricavi per 317 miliardi di dollari, rappresentando il 50% del mercato globale. Questo dominio è tuttavia messo alla prova dalle difficoltà nelle catene di approvvigionamento e dall’emergere di nuovi competitor. La Cina si conferma secondo player mondiale con 103 miliardi di dollari, nonostante un rallentamento della crescita (+0,7%) dovuto alle difficoltà economiche interne, segnalando una possibile riconfigurazione degli equilibri futuri.

L’EUROPA TRA STAGNAZIONE E MODERNIZZAZIONE

Il comparto europeo mostra una crescita marginale dello 0,2%, totalizzando $133 miliardi con 27 aziende. Il Regno Unito emerge come polo di eccellenza ($47,7 miliardi, 7,5% del mercato globale), trainato da BAE Systems che si conferma leader continentale. La Francia registra invece un calo dell’8,5%, principalmente dovuto alla contrazione del 41% di Dassault Aviation. Germania e Italia presentano trend opposti: crescita del 7,5% per le aziende tedesche, guidate da Rheinmetall (+10%), mentre Leonardo segna un -11% dovuto al rallentamento nei segmenti aeronautico ed elicotteristico.

LA RUSSIA E IL RIARMO POST-INVASIONE

Il dato più eclatante del 2023 è la performance russa: Rostec balza al 7° posto con una crescita del 49,3%, riflettendo l’intensificazione della produzione militare post-invasione dell’Ucraina. Le stime indicano un aumento complessivo del 40% dei ricavi delle aziende russe monitorate, raggiungendo $25,5 miliardi. Questo risultato è frutto di una strategia che include aumenti del budget militare, nuove strutture amministrative e turni multipli nelle fabbriche di armamenti.

ASIA-PACIFICO: NUOVA FRONTIERA DELL’INDUSTRIA MILITARE

La regione Asia-Pacifico emerge come area di forte dinamismo, con una crescita del 5,7% che porta i ricavi a 136 miliardi di dollari. Gli aumenti spettacolari in Corea del Sud (+39%), Giappone (+35%) e Taiwan (+27%) non sono solo numeri, ma riflettono un profondo riorientamento strategico della regione in risposta alle crescenti tensioni nell’Indo-Pacifico.

MEDIO ORIENTE: CRESCITA RECORD

Il settore mediorientale registra un’impennata del 18%, raggiungendo 19,6 miliardi di dollari. Le aziende israeliane stabiliscono un nuovo record storico con 13,6 miliardi, mentre le imprese turche crescono del 24% grazie alle esportazioni legate al conflitto ucraino e alla politica di autosufficienza nella produzione militare.

TOP 20 DELL’INDUSTRIA BELLICA: USA DOMINANO, RUSSIA SORPRENDE

La classifica delle prime 20 aziende del settore difesa nel 2023 conferma il dominio americano, con Lockheed Martin Corp. saldamente al vertice ($60,8 miliardi), seguita da RTX ($40,6 miliardi) e Northrop Grumman ($35,5 miliardi). Significativo il balzo di Rostec, colosso russo che sale al 7° posto con una crescita del 49,3%, la più alta tra i top player. La presenza cinese è rilevante con 6 aziende, tra cui AVIC (8°) e NORINCO (9°), mentre l’Europa mantiene posizioni di rilievo con BAE Systems (6°, UK), Airbus (12°) e Leonardo (13°, Italia). Il dato più sorprendente emerge dal confronto 2022-2023: mentre i giganti americani mostrano leggere flessioni (Lockheed -1,6%, RTX -1,3%), le aziende asiatiche e russe registrano crescite significative, segnalando un progressivo spostamento degli equilibri verso est. Particolarmente interessante è anche l’analisi della dipendenza dal settore militare: BAE Systems emerge come la più specializzata con il 98,2% dei ricavi derivanti dalla difesa, mentre Airbus mostra la diversificazione più marcata (solo 18,2% dal militare).

PROSPETTIVE E SFIDE FUTURE

L’industria degli armamenti attraversa una fase di profonda trasformazione: il 73% delle aziende ha registrato una crescita, con le società di dimensioni minori che mostrano maggiore agilità nell’adattarsi alle nuove richieste del mercato. Un trend che suggerisce non solo un aumento quantitativo della produzione, ma una riconfigurazione qualitativa del settore.

La tendenza al riarmo globale, alimentata dalle tensioni geopolitiche e dai conflitti in corso, indica che questa trasformazione potrebbe accelerare nei prossimi anni, ridisegnando gli equilibri di potere su scala mondiale. Le sfide nelle catene di approvvigionamento e la necessità di innovazione tecnologica determineranno i vincitori di questa nuova era dell’industria della difesa.

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