I FUTURI VICE ISPETTORI…RINGRAZIANO, SPERANDO DI ESSERNE ALL’ALTEZZA!
Sembra aprirsi il cielo blu, come le nostre giacche, per il futuro di 1875 poliziotti aspiranti a ricoprire 1400 posti per Vice Ispettore della Polizia di Stato, un iter concorsuale che probabilmente verrà ricordato come il più duro, animoso, contrastato e complesso di sempre.
Le parole di rassicurazione espresse dal signor Capo della Polizia Franco Gabrielli nell’ultima riunione con i sindacati di categoria dipanano finalmente i dubbi su un annullamento della procedura concorsuale che ha fatto tremare moltissimi colleghi come me che hanno sacrificato gli affetti più cari per inseguire una progressione di carriera, un sogno, un nuovo e migliore incarico.
Nell’attesa di vedere il frutto di tante ore di studio passate tra biberon e culle, tra genitori malati o mogli incinta, con in braccio un libro da consultare, tra umanità difficili e spesso inimmaginabili, credo sia doveroso ringraziare anche coloro che nel massimo della professionalità possibile hanno cercato di fare di tutto per evitare che tanto sacrificio diventasse vano.
Tra tutti, e ce ne sono tanti che forse nemmeno conosciamo, vorrei personalmente ringraziare i membri della commissione presieduta dal signor Prefetto Luciano Rosini. Non è il gratuito omaggio o la piaggeria che mi spinge a scrivere queste poche parole ma solo la consapevolezza di quanto fango è stato gettato sui membri di quel gruppo di funzionari e professori che sono stati più volte indirettamente insultati sia nelle loro capacità che nella loro correttezza.
Scaraventati in una sorta di mischia da stadio dove l’arbitro non era solo “cornuto” ma “corrotto”, “ubriaco” e certamente incapace quindi di giudicare, con metodi comunicativi e di protesta che sino ad oggi non erano mai stati utilizzati per prendere di mira una commissione esaminatrice di un concorso interno alla Polizia di Stato.
Nonostante tutto il fango, nonostante le tante chiacchiere e le parole abusate sappiamo ad oggi essere ancora intenti a elaborare con certosina professionalità la graduatoria di merito, sottoposti a pressioni tali che in molti avrebbero certamente evitato con sonore quanto comprensibili lettere di dimissioni. (Forse inviate, sottoscritte ma mai accettate!)
Certo io sono dalla parte di chi ha vinto, sono colui che il sistema non ha respinto ma so anche che in una competizione si vince e si perde, il problema è che da oggi in avanti bisognerà lavorare tutti, vincitori e vinti, affinché “l’arbitro” torni ad essere assolutamente credibile e non messo così facilmente in discussione solo perché finito in quel tritatutto mediatico il cui unico e principale scopo è schizzare fango anche dove nulla vi è di sporco.
Di quella commissione ho visto fugacemente i volti il giorno dell’orale, la preparazione, l’umanità anche e sopratutto del Presidente Rosini che prima come uomo poi come Prefetto passava nel mezzo della platea in attesa della prova, tra volti tesi di non più giovani “ragazzi”, con l’intento di rassicurare che solo lo studio, per quanto poco ma serio, sarebbe servito a superare il test.
Per quelle poche frasi, per quello sguardo gentile e pacato in molti sono andati di fronte alla commissione più sereni e vogliosi di dimostrare il meglio possibile di se stessi e della loro preparazione, una prova fatta sicuramente di cultura ma anche di tanto carattere, quello che forse contava davvero.
In questi mesi in molti hanno messo in discussione NOI, nella nostra preparazione e LORO, come commissione, nella capacità di selezione, in un turbine di isterismo che ha generato non di rado dichiarazioni scomposte anche da parte di chi non se lo sarebbe dovuto permettere.
Scaldati da quel sole che filtra in questi giorni di rinnovata serenità il mio personale ringraziamento, ma credo anche di tanti altri colleghi, va in primis al Prefetto Luciano Rosini e ai membri della commissione da lui presieduta che sono certo hanno fatto del loro meglio, con tanta fatica e tanta rabbia repressa, per selezionare i migliori prossimi futuri Vice Ispettori della Polizia di Stato…. a NOI e solo a NOI il compito di esserne davvero all’altezza.
In Giacca Blu – Michele Rinelli