Guerini ringrazia la Libia per aver preso a calci in culo i nostri militari.
È in corso la visita del ministro della Difesa Lorenzo Guerini a Tripoli. Una passerella di Stato che non porterà alcuna risposta se non la solita manfrina bla bla istituzionale. Dice la nota: al centro del colloquio con il Presidente del Consiglio Presidenziale Fayez al-Sarraj e’ emersa la reciproca volonta’ di rafforzare e la collaborazione bilaterale attraverso l’incremento delle attivita’ di cooperazione nel settore della Difesa per un “salto di qualita’” nelle relazioni – la solita manfrina dicevamo – “E’ stata confermata la collaborazione per l’attivita’ di bonifica e sminamento richiesto all’Italia. Si e’ inoltre definita un’espansione della collaborazione nel settore della medicina e della sanita militare nella nuova collocazione dell’ospedale di Misurata – che verra’ spostato in un’area piu’ funzionale – e la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero congiunto Italo-libico a Tripoli”
– Una serie di paroloni e frasi sdolcinate per mettere una toppa alla gigantesca figura barbina che abbiamo fatto nelle ultime ore in Libia dove, con un calcio nel sedere, hanno rimandato a casa i nostri militari. Guerini per salvare la faccia è volato a Tripoli con la sua bella camicina stirata e la sua barba curata per mostrare i muscoli alla Henry Cotton.
Continua ancora la nota “Previsto anche un nuovo piano di attivita’ di addestramento per cadetti, ufficiali e sottoufficiali libici in Italia e in Libia a partire dal nuovo anno accademico”
– Insomma, solito spot e solito servigio con un tappeto scritto “politically correct for you and Calcio in culo for us”… e volemose bene.