GUARDIA COSTIERA E STRISCIA LA NOTIZIA: “FACCIAMO IL NOSTRO LAVORO CON MOLTI SACRIFICI”
Ieri sera Edoardo Stoppa, “l’amico degli animali” di Striscia La Notizia, si è occupato di pesca abusiva che danneggia il suolo marittimo di Taranto. Un servizio che ha sollevato non poche polemiche, dal momento che, un intervistato, ha rappresentato di aver informato anche la Guardia Costiera.
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“Il personale della Guardia Costiera svolge innumerevoli attività per la difesa e la tutela dell’ambiente marino, il suo habitat e la sicurezza di chi vi opera” – E’ la replica del delegato Co.Ce.R. Marina Militare Antonello Ciavarelli – “In particolare a Taranto da anni si svolge una attività tesa al controllo di tutta la filiera della pesca dal Mare fino alle tavole dei ristoranti e passando per i punti vendita. Tale attività, anche se non ha il ritorno mediatico come quello dei soccorsi nel Canale di Sicilia, ha portato, ad esempio negli ultimi mesi, ad importantissimi risultati con diverse decine di arresti. Vi è da tenere conto che la Rappresentanza a livello Nazionale ha più volte evidenziato in generale la scarsità di personale, di fondi per straordinari, mezzi ecc.ecc..
A Taranto vi è in più l’incombenza dell’attività di Difesa connessa con la presenza della Base Navale militare. Inoltre vi è da aggiungere che da Taranto al confine con la regione Calabria ed al confine con la Provincia di Lecce vi sono solo due Uffici minori senza mezzi durante l’inverno. È da evidenziare che a livello locale una buona parte della società è pronta a giustificare tali atteggiamenti illegali come surrogati di un lavoro onesto, schermandosi dietro un disagio sociale conseguente alle note vicende industriali, ambientali e sanitarie.
Problemi questi ultimi che vanno ben oltre i fenomeni circoscritti e riportati durante la trasmissione. Come delegato che ha il dovere di occuparsi anche della tutela della condizione morale e professionale del personale, posso dire che l’importanza data alla persona intervistata con volto coperto e che butta gratuitamente fango al personale per una presunta mancata attività di tutela dell’ambiente marino, è stata inopportuna e ingenerosa. Non sono stati ascoltati ne i Comandi e tanto meno i rappresentanti del personale. Si auspica, viceversa, – conclude Ciavarelli – che questa possa essere l’occasione per sottolineare in egual modo gli enormi sacrifici, che il personale affronta a Taranto e in tutta Italia pur di fare il proprio dovere, con tutte le difficoltà che lo status di militari ed Ufficiali di Polizia Giudiziaria comporta”.