GOVERNO:CARABINIERI AUSILIARI NON SONO PARAGONABILI AI VOLONTARI DI TRUPPA
alla Camera hanno discusso e rimandato a Gennaio l’ultima discussione in merito
alla risoluzione che chiede l’equiparazione dei Carabinieri Ausilliari ai Volontari delle Forze Armate.
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- RIPORTIAMO IL RESOCONTO DELLA SEDUTA
- Francesco
Saverio GAROFANI, presidente, ricorda che le Commissioni hanno iniziato la
discussione della risoluzione il 13 maggio 2015 e che il 30 giugno, per
approfondire le questioni poste dalla stessa, hanno svolto l’audizione
informale di rappresentanti del « Comitato
carabinieri ausiliari in congedo ». Ricorda altresì che nella seduta del 13
maggio il rappresentante del Governo ha dichiarato di considerare non accoglibili tutti gli impegni, con
l’eccezione di quello di cui alla lettera d), ma solo limitatamente alla parte relativa al riconoscimento ai volontari
di truppa congedati senza demerito dei requisiti professionali per l’idoneità a
guardia particolare giurata; in altre parole, per il Governo non è accoglibile la parte di impegno della lettera d) relativa
al riconoscimento agli stessi volontari di truppa dei requisiti per
l’iscrizione all’albo prefettizio del personale addetto ai servizi di controllo
delle attività di intrattenimento e di spettacolo nei luoghi aperti al pubblico. Il sottosegretario Domenico ROSSI conferma che
la posizione del Governo è tuttora quella illustrata dal presidente.
Gianluca RIZZO (M5S), nel prendere atto che il Governo ritiene accoglibile solo
l’impegno di cui alla lettera d) e solo limitatamente alla parte relativa al
riconoscimento ai volontari di truppa congedati senza demerito dei requisiti
professionali per l’idoneità a guardia particolare giurata, ritiene essenziale
fare qualche precisazione. Ricorda che il secondo comma dell’articolo 138 del
testo unico delle leggi di pubblica sicurezza di cui al regio decreto n. 773
del 1931, come modificato da ultimo dal decreto legislativo n. 8 del 2014, già
prevede che l’avere prestato servizio per almeno un anno, senza demerito, come
volontari di truppa delle Forze armate costituisca requisito minimo per l’idoneità
come guardie giurate. Non è chiaro, però, se i carabinieri ausiliari in congedo
possano essere assimilati ai volontari di truppa. Poiché la risoluzione, come
emerge chiaramente dalle premesse, è finalizzata a favorire il ricollocamento
nel mondo del lavoro di quanti hanno servito il Paese in qualità di carabinieri
ausiliari, ritiene necessario riformularla, quantomeno nella parte che il
Governo ritiene accoglibile, per precisare meglio che si vuole ottenere il
riconoscimento dei requisiti per l’idoneità a guardia giurata per coloro che
hanno prestato servizio senza demerito come carabinieri ausiliari. Gian Piero
SCANU (PD), considerata l’importanza dell’argomento affrontato dalla
risoluzione, ritiene che la Commissione dovrebbe soprassedere alla votazione e
rinviare la discussione ad altra seduta, per dare modo al deputato Rizzo di
riformulare la sua risoluzione e al Governo di valutare la nuova formulazione e
di svolgere un ulteriore approfondimento sulla questione. Gianluca RIZZO (M5S),
dopo aver premesso di essere pronto fin da ora a riformulare l’impegno di cui
alla lettera d) della sua risoluzione, nella parte in cui c’è una apertura del
Governo, con lo scopo di chiarirne meglio il significato, si dichiara comunque
disponibile ad un eventuale rinvio del dibattito, che consentirebbe non solo al
Governo, ma anche a lui di svolgere un supplemento di riflessione in vista di
una migliore definizione del testo. Il
sottosegretario Domenico ROSSI dichiara che il Governo è disponibile a valutare
una nuova formulazione della risoluzione. Francesco Saverio GAROFANI, presidente,
nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito della discussione ad
altra seduta.
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Abbiamo
constatato – commenta Simone Donazio, Presidente Comitato Nazionale Carabinieri
Ausiliari in Congedo – che le commissioni in questione non sono orientate a
riconoscere tale figura Volontaria, quando proprio l’arruolamento avveniva
nelle stazioni CC da parte del candidato per propria volontà e al contempo si
poteva anche scegliere di espletar il servizio come volontario in ferma breve. I
due Sottosegretari di Stato alla Difesa hanno sancito, che chi ha svolto 3 mesi
e mezzo di Corso nelle Scuole Allievi dell’Arma in sostanza non è professionale
paragonandolo ad un milite comune di leva che al tempo effettuava 20 giorni di
“car”, rimaniamo perplessi. Oggi – conclude Donazio – chi ha perso la
vita in servizio (esempio il Carabiniere Ausiliario Di Bonaventura Stefano
M.O.V.M.) è stato ucciso per la seconda volta. Il nostro Comitato Nazionale chiede
Aiuto oggi anche al Co.Ce.R. dell’Arma
dei Carabinieri essendo noi a tutti gli effetti dei Carabinieri in Congedo,
con la speranza che ciò che abbiamo fatto e dato allo Stato venga giustamente riconosciuto.