DUE GIUDICI ACCOLTELLATI IN TRIBUNALE: “NESSUNO CONTROLLA NESSUNO”
E’ stato arrestato dalla polizia il presunto aggressore che stamani durante un’udienza ha accoltellato due giudici a Perugia i quali sono rimasti lievemente feriti. L’uomo, un cinquantenne, è stato fatto salire intorno alle 13,45 su un’auto della polizia parcheggiata in un ingresso secondario del palazzo che ospita il tribunale di Perugia e portato in questura. Avrebbe accoltellato prima una giudice del tribunale fallimentare e poi il collega della magistrata accorso in suo aiuto.
Secondo una prima ricostruzione – a cura di Umbria24 – l’aggressore Roberto Ferracci, originario di Perugia ma residente a Spello, è entrato nella stanza del giudice Altrui della sezione fallimentare e ha estratto dalla borsa un coltello da cucina on lama da 25 cm per aggredirla. Il giudice ha tentato di difendersi dapprima con il monitor del computer ma nonostante i tentativi di tenere lontano la lama è rimasta ferita alle braccia e alle gambe. Il fendente più preoccupante l’ha attinta al dorso vicino al polmone. Le urla provenienti dall’ufficio hanno attirato l’attenzione del collega Rana che si trovava al primo piano per svolgere alcune incombenze: ha sfondato la porta e per proteggere la collega – salvandole la vita dalla furia di Ferracci – si è preso una coltellata sull’addome.
«Non c’è vigilanza» Sulla scalinata del Palazzaccio il presidente della Corte d’appello Mario Vincenzo D’Aprile ha rilasciato una dichiarazione laconica: «Per stavolta non ci è scappato il morto». Intanto protestano i giudici perché in quella sede giudiziaria «non c’è vigilanza». Due anni e mezzo fa, ormai, dopo i fatti di Milano, l’allora presidente Aldo Criscuolo aveva chiesto di potenziare il livello di guardia del Palazzo delle Poste, sollecitando maggiori controlli e lamentando l’assenza di «tornelli e metal-detector che non ci sono stati mai concessi». Nessuno controlla nessuno.
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha disposto le “necessarie verifiche”. “Non appena ho appreso la notizia del ferimento di due magistrati nel tribunale di Perugia – ha affermato il ministro – ho immediatamente espresso la mia solidarietà ai due funzionari dello Stato colpiti. Ho inoltre già chiesto che siano subito svolte le necessarie verifiche per comprendere l’esatta dinamica dei fatti ed accertare le falle nel sistema di sicurezza