GE.TRA. 2025: “BEFFA” PER CHI FA CARRIERA: Vice Brigadieri bloccati al Nord mentre i giovani Appuntati tornano a casa
SCOPPIA IL CASO GE.TRA.
La bomba è esplosa con la nuova circolare “Ge.Tra.” 2025: i Vice Brigadieri neo-promossi sono sul piede di guerra. USMIA, associazione professionale dei Carabinieri, denuncia una situazione paradossale che sta mettendo in ginocchio le aspirazioni di centinaia di militari. (Leggi la tabella con tutte le posizioni)
IL GRANDE INGANNO DEI NUMERI
I dati sono impietosi e raccontano una storia di disparità clamorose. In Sicilia? Solo 9 miseri posti da Sovrintendente contro un’abbondanza di 818 posizioni per Appuntati. La Campania non sta meglio: 5 contro 544. In Puglia stesso copione: 5 contro 442. Una vera e propria beffa per chi ha scelto la strada della progressione di carriera.
DUE PESI, DUE MISURE
Il sistema mostra una contraddizione gestionale: mentre le Legioni locali, con i loro “mini Ge.Tra.”, mostrano flessibilità accettando anche sovraorganici, il sistema nazionale resta rigido. Risultato? Chi ha più anzianità ma riveste il grado di sovrintendente si trova paradossalmente più svantaggiato.
LA TRAPPOLA DELLA PROMOZIONE
“Beffati e fortemente penalizzati”: così USMIA descrive la situazione degli Appuntati Scelti “anziani”. Dopo anni di onorato servizio al Nord, la sospirata promozione si trasforma in un boomerang: bloccati nelle regioni settentrionali mentre i colleghi più giovani, con soli 8 anni di servizio, possono fare ritorno a casa con facilità.
L’EMERGENZA E LE SOLUZIONI
USMIA non si limita alla protesta ma propone soluzioni concrete: redistribuzione immediata del personale premiando chi ha più anni di servizio e, per il futuro, una rivoluzione dei criteri. L’obiettivo? Non costringere più nessuno a scegliere tra carriera e ricongiungimento familiare.
APPELLO AL COMANDO
L’associazione chiede un intervento “autorevole e tempestivo” per risolvere quello che sta diventando un vero e proprio caso nazionale. Il messaggio è chiaro: il sistema va cambiato, prima che il malcontento diventi insostenibile. La palla passa ora ai vertici dell’Arma, chiamati a dare risposte concrete a chi serve lo Stato con dedizione.
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