FORZE DI POLIZIA. IN QUANTI SVOLGONO EFFETTIVAMENTE SERVIZIO OPERATIVO?
more della definizione del riassetto della sicurezza, del contratto e
dell’”eventuale” riordino delle carriere, governo e parlamento intendono
conoscere quanti addetti al comparto sicurezza sono impiegati in servizi
amministrativi e/o di scorta, al fine di valutarne l’eventuale assegnazione al
servizio operativo. Così stabilisce il comma 474 della legge di
stabilità 2016.
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Se il
parlamento ha sentito la necessità di emanare una disposizione di legge per
conoscere questi dati, vuol dire che evidentemente non sono noti. Ora i dati
non sono noti perché le amministrazioni non li comunicano, perché sono
secretati oppure perché nemmeno loro li conoscono nel dettaglio?
Sinora
a questo tipo di domanda, ufficiale o informale, le amministrazioni del
comparto hanno sempre risposto con dati non analitici e spesso
arrotondando sensibilmente per eccesso il personale che espleta funzioni
operative. Con il pretesto che è impossibile distinguere l’impiego operativo da
quello amministrativo, logistico o amministrativo. si è sempre ragionato, più o
meno, così: quasi tutti i reparti sono operativi e chiunque presta servizio in
un determinato reparto è considerato operativo, a prescindere dall’effettivo
impiego.
a questo tipo di domanda, ufficiale o informale, le amministrazioni del
comparto hanno sempre risposto con dati non analitici e spesso
arrotondando sensibilmente per eccesso il personale che espleta funzioni
operative. Con il pretesto che è impossibile distinguere l’impiego operativo da
quello amministrativo, logistico o amministrativo. si è sempre ragionato, più o
meno, così: quasi tutti i reparti sono operativi e chiunque presta servizio in
un determinato reparto è considerato operativo, a prescindere dall’effettivo
impiego.
La
verità è che, eccezion fatta per la Guardia di Finanza (che già da anni
utilizza un Sistema Informativo sugli Impieghi delle risorse umane il c.d.
S.I.Ris), nelle amministrazioni di polizia non esiste una contabilità aziendale
idonea ad individuare analiticamente come viene impiegato il personale. In
pratica, oggi come oggi, solo la Guardia di Finanza, tra le forze di polizia e
forse tra tutte le pubbliche amministrazioni, sarebbe in grado di fare una
ricognizione analitica, precisa e puntuale sull’effettivo impiego del
personale.
verità è che, eccezion fatta per la Guardia di Finanza (che già da anni
utilizza un Sistema Informativo sugli Impieghi delle risorse umane il c.d.
S.I.Ris), nelle amministrazioni di polizia non esiste una contabilità aziendale
idonea ad individuare analiticamente come viene impiegato il personale. In
pratica, oggi come oggi, solo la Guardia di Finanza, tra le forze di polizia e
forse tra tutte le pubbliche amministrazioni, sarebbe in grado di fare una
ricognizione analitica, precisa e puntuale sull’effettivo impiego del
personale.
Vedremo
quale sarà il responso in questa ultima occasione. Sta di fatto che, a mio
avviso, il legislatore ha posto male la questione. Nel senso che non bisognava
chiedere dati ma era ed è indispensabile prima imporre una contabilità
analitica ed effettiva sull’impiego delle risorse umane a tutte le forze di
polizia ed a tutte le pubbliche amministrazioni.
quale sarà il responso in questa ultima occasione. Sta di fatto che, a mio
avviso, il legislatore ha posto male la questione. Nel senso che non bisognava
chiedere dati ma era ed è indispensabile prima imporre una contabilità
analitica ed effettiva sull’impiego delle risorse umane a tutte le forze di
polizia ed a tutte le pubbliche amministrazioni.
Il
primo necessario ed indispensabile passo per aumentare l’efficienza della
pubblica amministrazione. Una mossa molto
più utile di qualsiasi “roboante” Madia, riassetto, accorpamento, riordino,
ecc.. Senza un quadro preciso sull’impiego delle risorse umane è, infatti,
difficile progettare riforme cocrete e produttive.
primo necessario ed indispensabile passo per aumentare l’efficienza della
pubblica amministrazione. Una mossa molto
più utile di qualsiasi “roboante” Madia, riassetto, accorpamento, riordino,
ecc.. Senza un quadro preciso sull’impiego delle risorse umane è, infatti,
difficile progettare riforme cocrete e produttive.