FORZE ARMATE:LA PROMOZIONE PER MERITO CHE NON COSTA MA RIGUARDA QUASI TUTTI
L’articolo che abbiamo pubblicato in anteprima sulla promozione di ufficiali e sottufficiali ha dato origini a centinaia di commenti e mail con la richiesta di ulteriori spiegazioni su chi fossero i “reali” destinatari con la paura di un provvedimento a favore dei “soliti noti”.
A spiegarci la reale portata del provvedimento è Luca Cifoni blogger del Messaggero in un articolo che riportiamo di seguito.
Una legge per promuovere ufficiali e sottufficiali in congedo, delle Forze armate e della Guardia di Finanza. L’ha approvata la commissione Difesa del Senato in sede deliberante: vuol dire che il testo ottiene il via libera senza passare dall’aula e ora approda alla Camera per il voto definitivo. La misura era attesa dal mondo militare, ma a differenza di meccanismi esistenti fino a un paio di anni fa (la cosiddetta “promozione alla vigilia”) non comporta oneri per il bilancio dello Stato perché l’avanzamento di grado non ha effetti economici, né sulla pensione né su altro. Insomma si tratta di una sorta di riconoscimento morale che secondo i promotori della legge riguarderà “chi si è distinto per particolari qualità nel corso della carriera”.
La relazione tecnica elaborata già l’anno scorso dalla Ragioneria generale dello Stato conferma l’impatto praticamente nullo sui conti pubblici, a parte gli adempimenti organizzativi dei ministeri interessati che dovranno essere gestiti con le risorse umane e strumentali disponibili. Ma evidenzia anche come il beneficio potrà essere in realtà largamente generalizzato. Sono infatti richieste alcune condizioni per poter fare domanda: essere stati giudicati con la qualifica di “eccellente” negli ultimi 15 anni di servizio, non avere mai riportato la qualifica di “inferiore alla media” o “insufficiente” né giudizi di inidoneità all’avanzamento, non aver avuto condanne o rinvii a giudizio. Ebbene, la relazione stima che “ragionevolmente” non siano in grado di soddisfare questi requisiti appena il 5 per cento degli interessati. Insomma todos caballeros, anche se solo moralmente.