Forze Armate, pensioni insufficienti per chi ha servito la collettività: l’appello unanime del Consiglio Centrale Interforze
Il Consiglio Centrale di Rappresentanza delle Forze Armate Interforze, rappresentante degli uomini e delle donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, all’unanimità espresso forte preoccupazione riguardo al futuro previdenziale dei militari, che lascia presagire pensioni decisamente insufficienti per chi ha dedicato 40 anni al servizio della collettività.
Anche la mancanza di stanziamento delle risorse necessarie al rinnovo del contratto economico e normativo scaduto da quasi due anni suscita grande preoccupazione. In tale ottica i delegati del Cocer Interforze ribadiscono l’importanza di conoscere le intenzioni del Governo sullo stanziamento delle risorse necessarie alla stagione contrattuale 2022-2024 e rinnovano la richiesta di incontrare al più presto il Ministro della Difesa per discutere nel dettaglio di questi argomenti, di grande interesse per tutti i colleghi che operano quotidianamente nei diversi campi di intervento.
I pensionati militari saranno una categoria di nuovi poveri
Il Co.Ce.R. Interforze ritorna sulla necessità improcrastinabile affinché il Governo affronti la riforma previdenziale dei militari aprendo la concertazione. Argomento urgente – sottolinea il delegato Cocer Marina Militare Antonello Ciavarelli – perché a breve i pensionati militari saranno una categoria di nuovi poveri. Nulla si sa in merito al contratto scaduto. Le navi sono con equipaggi ridottissimi, e c’è un malcontento diffuso che serpeggia tra il personale. Sarebbe un importante segnale se il Ministro incontrasse il Co.Ce.R. nella sua sede come faceva quando era sottosegretario, magari unitamente al ministro Salvini dal quale dipende funzionalmente il personale della Guardia Costiera.
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