FORZE ARMATE, EFFETTO RIORDINO: CONCORSO STRAORDINARIO PER IL RUOLO MARESCIALLO
Pubblichiamo cosa prevede l’art. 2197-ter (Concorso straordinario per il ruolo dei Marescialli) del Codice dell’Ordinamento Militare così come modificato dallo schema di riordino dei ruoli e delle carriere.
“Per il solo anno 2018 e’ bandito un concorso straordinario per titoli ed esami per il reclutamento nei ruoli dei Marescialli dell’Esercito italiano, della Marina militare e dell’Aeronautica militare.
Il concorso e’ riservato al solo personale appartenente ai ruoli sergenti e volontari in servizio permanente arruolato ai sensi della legge 24 dicembre 1986, n. 958, e successive modificazioni, e transitato in servizio permanente ai sensi degli articoli 35, comma 2, e 36, del decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, anche in deroga ai vigenti limiti di eta’, in servizio alla data del 31 dicembre 2016 e in possesso dei seguenti requisiti:
a) diploma di istruzione secondaria di primo grado;
b) non aver riportato nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari piu’ gravi della consegna.
Con decreto del Ministro della difesa di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, e’ stabilito il numero dei posti a concorso ripartiti per ruoli di provenienza e per Forza armata di appartenenza.
In relazione alla natura straordinaria del concorso:
a) i vincitori sono immessi nel ruolo dei marescialli con il grado di maresciallo e corrispondenti con le seguenti decorrenze: 1) se provenienti dal ruolo dei sergenti: 1° gennaio 2018; 2) se provenienti dal ruolo dei volontari in servizio permanente: 1° luglio 2018;
b) i vincitori del concorso sono tenuti a frequentare un corso di formazione della durata massima di tre mesi, qualora ritenuto indispensabile dalla Forza armata di appartenenza nel grado di maresciallo;
c) ai vincitori del concorso e’ assicurata la permanenza, almeno biennale, nella propria sede di servizio.
Quindi possono partecipare i militari individuati dal dlgs196/1995, e dunque i vincitori del primo e del secondo corso sergentu e fino al terzo per i graduati.