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IRAN: PORTAEREI, SUPERCACCIA E BASI SEGRETE ALLA JAMES BOND

(di Franco
Iacch) – Sembrerebbe un set di un film di James Bond. E l’ambientazione ricorda
decisamente il film “Agente 007 – Si vive solo due volte”, quinto
lungometraggio della serie avente come protagonista la spia creata da Ian
Fleming. Quelle che vedete, però, sono le foto assolutamente autentiche
diramate, in un momento di rara apertura, dall’agenzia di stampa iraniana Fars.
Uomini in uniforme dentro un complesso montuoso, veicoli di lancio e missili
pronti a colpire il nemico.

La base
segreta della Forza Aerospaziale del Corpo delle Guardie della rivoluzione
islamica, è stata realizzata a 500 metri sotto una catena montuosa del
territorio iraniano ed ospita missili balistici Qadr e Shahab. La struttura
sotterranea mostrata in televisione è “soltanto una delle numerose basi
missilistiche segrete sparse per il paese. Ogni base statunitense nel Medio
Oriente è alla portata dei missili iraniani”. La rivelazione delle basi
sotterranee arriva dopo l’importante accordo raggiunto da Iran e il cosiddetto
P5 + 1 (Stati Uniti, Regno Unito, Russia, Cina, Francia e Germania) sul
programma nucleare. Secondo l’accordo, le sanzioni internazionali contro l’Iran
saranno abolite in cambio di restrizioni che, almeno in teoria, dovrebbero
impedire al paese di sviluppare una bomba atomica.
I progetti
iraniani: il sottomarino lanciamissili
Il
sommergibile chiamato “Be’sat”, attualmente in fase di progettazione, sarà
lungo 60 metri e potrà operare ad una profondità operativa di 300 metri. L’Iran
ha annunciato al mondo la propria intenzione di costruire un sottomarino di
1300 tonnellate con capacità missilistiche nel febbraio scorso.
I
nostri ingegneri
 – dicono dall’Iranian Army – stanno
sviluppando un battello dotato di sei lanciatori in grado di sparare siluri e
missili da crociera. Il sottomarino avrà anche la capacità di rilasciare mine.
Il
sottomarino
 – disse presentando il progetto il
comandante dell’esercito iraniano, il generale Ataollah Salehi – sarà
costruito in pochissimo tempo ed aumenterà esponenzialmente la potenza del
nostro apparato militare
.
Lo
scorso dicembre, Salehi ha elogiato le capacità della Marina iraniana,
sottolineando che il paese potrebbe rinnovarsi nel prossimo decennio con nuovi
sottomarini e navi di superficie.
L’esperienza
e la capacità acquisita dall’Iran nel costruire attrezzature militari
 –
ha poi aggiunto Salehi – non sono state ben recepite dalle altre
nazioni del mondo: noi vogliamo pace ed amicizia
.
…e la
portaerei iraniana
Qualora
dovesse scoppiare una guerra, l’Iran indirizzerà la sua potenza militare contro
le portaerei americane nel Golfo Persico. E’ quanto ha affermato, nel maggio
dello scorso anno, l’ammiraglio Ali Fadavi, comandante della Marina della Guardia
Rivoluzionaria
 iraniana.
L’Iran,
ormai non è più segreto, ha costruito una semplice replica della portaerei USS
Nimitz in un cantiere navale nel porto meridionale di Bandar Abbas. Fadavi ha
affermato che le immense dimensioni delle portaerei americane le rendono un
facile bersaglio.
La
distruzione dei vettori americani
 – ha aggiunto Fadavi – sono
una priorità per le forze navali della Guardia Repubblicana, poiché proprio le
portaerei sono il simbolo della potenza militare USA nel mondo
.
L’ammiraglio Fadavi ha poi aggiunto che in un’esercitazione effettuata proprio
contro alcune “navi americane” finte, le forze armate iraniane hanno distrutto
le navi più pericolose in meno di 50 secondi.
Secondo
la Guardia Repubblicana, per affondare una portaerei classe Nimitz,
servirebbero 24 missili lanciati a sciame (idea simile soltanto concettualmente
alla ben più letale tecnica d’attacco delle ‘Kirov’ con i suoi venti missili
corazzati “SS-N-19 Shipwreck” dal peso di sette tonnellate a vettore).
Le
forze navali della Guardia Rivoluzionaria, piccole imbarcazioni
armate con missili antinave, sono indipendenti dalla principale Marina
iraniana. Esse sono schierate lungo le acque territoriali del Golfo Persico.
Sarebbe opportuno rilevare che una cosa è lanciare dei missili contro una
struttura galleggiante ancorata al fondale, e tutt’altra è attaccare una nave
da guerra da 100 mila tonnellate, con capacità di manovra ad una velocità di
trenta nodi, con sessantacinque caccia a bordo ed un gruppo da battaglia navale
a sua difesa.

…o il
supercaccia Qaher-313

Il
Qaher-313, è stato presentato in occasione delle celebrazioni che commemorano
la vittoria della Rivoluzione Islamica del 1979. Il Qaher
(Conquistatore) 313
 – secondo quanto affermato durante la
presentazione – è equipaggiato con le più recenti tecnologie sviluppate
interamente in Iran. Il suo radar è in grado di inseguire ed ingaggiare
molteplici bersagli aerei e terrestri in condizioni ognitempo. Il velivolo può
svolgere svariate missioni in una sola sortita, con una capacità di trasportare
internamente il proprio carico bellico per ridurre la segnatura radar. Il
nostro caccia invisibile
 – disse il ministro della difesa, il generale
Ahmad Vahidi – è in grado di seguire il profilo del terreno sfrecciando
ad altissima velocità grazie al suo profilo più unico che raro. Il Qaher
 –
aggiunse – è una manifestazione delle capacità iraniane di costruire
velivoli di ultima generazione. Il velivolo
 – ha poi spiegato Vahidi – ha
una radar cross section molto ridotta, difficilmente rilevabile dai radar
occidentali, grazie al suo particolarissimo profilo aerodinamico. Il suo
apparato propulsivo, unico nel suo genere, conferisce al velivolo la capacità
di decollare ed atterrare da piste corte. Il Qaher 313
 – concluse il
ministro della difesa – è in grado di rivaleggiare ad armi pari per
caratteristiche e prestazioni con i caccia più avanzati del pianeta come l’F-22
o l’F-35
.

FONTE

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