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PARACADUTISTA SBAGLIA L’ATTERRAGGIO E VA IN ARRESTO CARDIACO: RIANIMATO DA UN MILITE DELLA CRI

Alassio. Era
sulla pista per praticare la sua passione e passare una giornata di
divertimento, invece un incidente inatteso lo ha trasformato in eroe. E’ questo
il destino a cui è andato incontro questa mattina Marco Caffa, giovane
autista soccorritore della croce rossa di Alassio e paracadutista membro del
gruppo paracadutisti di Savona
.

Questa mattina Marco e gli
altri soci del gruppo erano all’aeroporto di Reggio Emilia per
effettuare alcuni lanci
. Insieme a loro c’erano decine di altri
appassionati provenienti da diverse parti d’Italia. All’improvviso la tragedia:
un altro paracadutista che stava effettuando un lancio, il 39enne originario
di Milano G.G., ha sbagliato ad effettuare una “virata bassa” ed è finito a
terra ad alta velocità
.
Secondo quanto riferito da
alcuni testimoni presenti sul luogo dell’incidente, il giovane avrebbe
effettuato correttamente sia l’apertura del paracadute sia i due giri in aria
necessari a collocarsi nella giusta traiettoria di atterraggio, ma poco prima
di toccare il suo qualcosa sarebbe andato storto.
Gli altri paracadutisti
presenti in zona hanno immediatamente dato l’allarme allertando l’ambulanza
presente sulla pista e che è tenuta ad intervenire entro un tempo massimo di
sei minuti. Il primo a raggiungere il paracadutista ferito, però, è
stato Marco Caffa
 (il primo
da destra nella foto): “Il direttore di volo – spiega – mi conosce e sa
che sono un milite di pubblica assistenza. Per questo mi ha subito avvertito
chiedendomi di prestare le prime cure al ferito. Quando l’ho raggiunto, il
ragazzo era in arresto cardiaco. Io ho subito cominciato a praticare la
rianimazione cardiopolmonare
. L’ambulanza è arrivata due minuti dopo”.
A questo punto il 39enne è
stato caricato sul mezzo di soccorso e successivamente trasferito in elicottero
presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma. “Quando
lo hanno portato via – spiega ancora Marco Caffa – respirava e aveva battito
.
I colleghi soccorritori mi hanno anche fatto i complimenti per il mio lavoro”.
In questo momento il 39enne
milanese si trova ricoverato in ospedale. Se quello che per il momento è solo
un brutto incidente non può essere definito una “tragedia” il merito forse è
anche della prontezza e delle capacità di Marco Caffa: “L’ambulanza è arrivata
immediatamente, main tanti che erano presenti sulla pista si sono chiesti quanto
sia stato importante la presenza di una persona esperta in Rcp al momento della
caduta
. Saperlo è impossibile. Dal canto mio, ho solo fatto il mio
dovere
”.
Marco Caffa non è “nuovo del
mestiere”, ma ugualmente intervenire in un frangente del genere non è stato
facile: “L’esperienza è fondamentale e permette di affrontare certe situazioni
con un atteggiamento diverso rispetto a chi non ne ha. Ma trovarsi a dover
salvare una vita in pericolo non è un compito facile in nessun caso”.


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