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SIRIA, MOSCA:”ABBIAMO TRASFORMATO I LORO ACCAMPAMENTI IN UN INFERNO”

(di Franco
Iacch) – “Gli abbiamo lanciato contro tutti quello che avevamo, abbiamo
trasformato i loro campi in un inferno”. In un breve resoconto sull’operazione
di salvataggio, il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov,
ha utilizzato parole forti e senza dubbio mosse da un moto emozionale ancora
vigoroso.

Sappiamo
che l’operazione di salvataggio del navigatore del Su-24 russo abbattuto alle
9.20 di martedì scorso da un F-16 turco si è conclusa con l’estrazione del
navigatore del bombardiere colpito. Il Ministero della Difesa russo conferma
che l’intera operazione è durata dodici ore.
Il
primo tentativo di ricerca si è concluso con un disastro dopo l’altro. Per una
ingenuità (o forse solo per la foga di salvare il militare abbattuto), nella
prima missione di salvataggio i russi utilizzarono esclusivamente elicotteri da
trasporto Mi-8. Bersagliati dalla fanteria nemica, si rivelarono una facile
preda. I russi, ancora increduli per l’abbattimento del Su-24, persero poche
ore dopo un fante di marina ferito a morte ed uno dei due elicotteri. Dal
Cremlino, intanto, continuavano a vedere le immagini dei terroristi che ormai
avevano fatto il giro del mondo, mentre mitragliavano i due componenti
dell’equipaggio lanciatisi con il paracadute, ferendo a morte il pilota.
E’
stato lo stesso Putin ad autorizzare una seconda missione di salvataggio,
questa volta condotta esclusivamente dagli specnaz. Almeno due team specnaz della Voenno-Morskoj
Flot Rossijskoj Federacii
 schierata in Siria sotto egida GRU, protetti
da quattro elicotteri pesanti Ka-52, hanno condotto la seconda missione di
recupero, portando in salvo il navigatore.
Da
rilevare che l’operazione ha visto coinvolti numerosi caccia russi armati con
missili aria-aria a lungo raggio.
Ha
aggiunto pochi minuti fa Konashenkov “Dopo aver salvato il pilota, abbiamo
trasformato i loro accampamenti in un inferno. Noi dall’aria, i siriani con la
loro artiglieria.”
L’attacco
di rappresaglia russo è stato confermato anche dai ribelli. Riposti i toni
entusiasti, i ribelli avrebbero comunicato sulla rete il bombardamento a
tappeto russo e di aver subito pesanti perdite.

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