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SIRIA: PUTIN INVIA GLI “OMINI VERDI”

(di Franco
Iacch) – Il Ministero della Difesa russo ha rischierato in Siria almeno tre
team dei reparti speciali, attivi in Ucraina. Secondo il Pentagono, quella
inviata in Siria è una forza simile alla Delta americana che avrà il compito di
coordinare gli attacchi sul terreno contro le postazione nemiche al regime di
Assad (Stato islamico e forze “moderate” supportate dagli USA). Il Cremlino
non ha confermato ne smentito tali indiscrezioni, ma la presenza dei nuovi team
parrebbe certa.

Non ci
sono dubbi
 – continuano dal Dipartimento della Difesa USA – in
Siria sono stati inviati gli “omini verdi”
.
Gli
“omini verdi”, sono ufficialmente entrati in azione durante la crisi di Crimea,
quando occuparono l’aeroporto internazionale ed il parlamento di Simferopol,
cosi come la maggior parte delle basi militari nella penisola.
Il
termine “omini verdi” è stato coniato a causa del loro abbigliamento mimetico,
tipicamente russo. Questi uomini dal volto coperto (di verde appunto) sono
stati inizialmente definiti dallo stesso Putin come “unità straniere entrate in
possesso di equipaggiamento russo”, salvo poi affermare, il 17 aprile dello
scorso anno, l’appartenenza all’esercito regolare. Quelli che l’Occidente
chiama “omini verdi” sono in realtà un’unità d’élite specnaz in
patria noti come “Вежливые люди” o “persone educate”. Il termine è stato
coniato dal blogger Boris Rozhin, redattore capo della Voce di Sebastopoli.
Parlando della conquista dell’aeroporto ucraino ad opera delle forze russe,
Rozhin sottolineò ironicamente che “quei soldati chiesero gentilmente
all’intero personale di servizio di abbandonare le strutture”. Un termine che
piacque così tanto al Cremlino da adottarlo ufficialmente.
L’unità
specnaz formata dalle “persone educate”, ricevette anche un motto: “La cortesia
è un potere che può aprire qualsiasi porta”. La storia degli “omini verdi” ha
superato ogni aspettativa ed è stata creata anche una linea d’abbigliamento
molto popolare in Russia. Analizzando l’equipaggiamento standard degli “omini
verdi”, possiamo affermare che, quasi certamente, sono elementi scelti del
“45th Guards Specnaz Regiment” alle dirette dipendenze dei servizi segreti
russi.
Creata
nel 1994 come una “sub-unità del futuro” è specializzata nelle tattiche di
contro-insurrezione non convenzionali. I due battaglioni del reggimento sono,
probabilmente, tra i più moderni dell’esercito russo, con impiego di
equipaggiamento sperimentale. L’ultima carta di Putin, potrebbe essere vista
come un tentativo di accelerare la guerra in Siria. La Russia, al di là dei
proclami, non è ancora in grado di sostenere a conflitto a lungo termine.
L’impiego delle “persone gentili” (considerato il loro determinante utilizzo in
tutte le operazioni a cui hanno preso parte), dovrebbe conferire al Cremlino
dei vantaggi tattici non indifferenti.
Putin,
che nell’ultimo sondaggio in patria ha ottenuto un mostruoso 89,9% di consensi,
sa perfettamente che la Siria potrebbe trasformarsi in un nuovo Afghanistan.
Nonostante i consensi, i russi ricordano ancora le perdite subite durante il
conflitto del 1979-1989 ed i tentativi del governo sovietico di minimizzare la
portata degli scontri. Ma è innegabile che anche adesso la macchina della
propaganda russa stia funzionando a pieno regime.

Per
sconfiggere lo Stato islamico e garantire Assad serve una potente offensiva di
terra. E chissà che i russi non stiano preparando l’opinione pubblica proprio
per tale scopo.

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