Foresteria dei Carabinieri occupata da un Magistrato. “Militari non sanno dove andare”
Da diversi anni a Firenze i carabinieri non possono usufruire dei locali di una foresteria dell’Arma (Legione Toscana) perché questa è occupata da un magistrato. Lo segnala il sindacato Nsc (Nuovo sindacato Carabinieri) secondo cui non poter disporre di questo alloggio “appare oramai ingiustificabile – spiega il segretario generale Massimiliano Zetti – atteso che dovrebbe farsi carico lo Stato di idoneo alloggiamento per talune personalità, avvalendosi eventualmente dell’impiego del personale dell’Esercito di Strade Sicure per l’eventuale vigilanza”.
Ad essere penalizzato ne risulta “il benessere del personale“. Infatti, spiega Zetti, “le foresterie dell’Arma dei Carabinieri svolgono la funzione di organismo di protezione sociale e spesso sono utilizzate dai colleghi provenienti da diverse parti d’Italia, non solo per motivi turistici, ma purtroppo anche per motivi sanitari, sovente per ospitare i genitori di bambini sfortunati che si trovano ricoverati presso l’ospedale pediatrico Meyer”.
L’auspicio è che ora “a seguito del trasferimento del magistrato in altra regione geografica“, la foresteria “venga restituita allo scopo sociale per il quale tali organismi sono nati e finanziati, e il comandante della Legione Carabinieri Toscana, che ha la possibilità, ma ne ha anche la responsabilità, abbia il coraggio di rompere la catena di una prassi consolidata non più sostenibile“.
Secondo il sindacato “ritorna alla mente come un dejà-vu, l’interrogazione parlamentare a risposta scritta n. 4-18209 presentata dall’on. Francesco Barbato nel 2012 che sollevava la questione dell’alloggiamento del Ministro Elsa Fornero presso la nota residenza storica adibita a foresteria del Comando Generale dell’Arma a Roma, denominata Casale Renzi. Un allogggiamento che il Ministro pagava regolarmente alla modica cifra di 15 euro al giorno per un importo di circa 450 euro mensili”.