FINANZIERE MASSACRATO IN UNA RISSA, LOTTA TRA LA VITA E LA MORTE
La situazione ricorda molto quella di Fermo, anche se per adesso non si piangano morti ma una persona in gravissime condizioni. Ma in questo caso a difendere la propria donna da un immigrato e da un italiano di origine magrebine è stato un “semplice” italiano, anzi addirittura un finanziere. L’episodio è accaduto nella notte tra venerdì e sabato, all’esterno del “Da Ciolda”, notissimo locale sulla riva occidentale del lago di Caldonazzo, in Trentino.
Secondo una prima ricostruzione, su cui stanno indagando i carabinieri, il militare era in compagnia di un’amica dentro il locale, ma pare che gli animi si siano scaldati a seguito di un complimento che uno dei due uomini, che successivamente li avrebbero aggrediti, le avrebbe rivolto. Un complimento che il finanziere ovviamente non ha gradito: ne è nata una discussione tra i tre uomini. La discussione, però, è stata interrotta dagli addetti alla sicurezza del locale che hanno allontanato i due molestatori che sembra avessero alzato troppo il gomito. Ma i due hanno aspettato la coppia all’esterno e li è cominciato il pestaggio selvaggio del povero italiano, al quale non è stato risparmiato nulla. Adesso il militare, si chiama Mario Aiello ed è originario di Patti in Sicilia, dopo un delicato intervento al cervello di 5 ore per i traumi riportati si trova in rianimazione in lotta tra la vita e la morte.
L’amica del finanziere ha descritto la violenza e l’ira con cui i due hanno massacrato l’uomo. Fortunatamente i due aggressori sono stati individuati dai Carabinieri e ora si trovano in stato di fermo, con l’accusa di tentato omicidio, aggravato dai futili motivi. Si tratta di un italiano di origine magrebine di 24 anni, pregiudicato e ammonito dal Questore per avere picchiato più volte la propria madre e un polacco, anche lui con precedenti penali.
Sebbene l’episodio sia avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, la notizia è girata pochissimo, quasi niente. E’ vergognoso che si debba assistere a queste cose- afferma Igor Gelarda del sindacato di Polizia Consap. La maggior parte dei reati viene commessa da persone che sono state già condannate in passato, quelli che vengono comunemente chiamati pregiudicati. Basterebbe tenerli al sicuro per tempi lunghi e il numero di reati in Italia diminuirebbe drasticamente. Bisogna assolutamente e urgentemente cambiare le leggi, o la sicurezza diventerà un concetto astratto in Italia. E ancora nessuno dice, fuori dalla falsa ipocrisia e dalla paura di essere accusato di razzismo, che il problema della criminalità degli immigrati è grave e reale. Nonostante gli stranieri siano poco più del 5% della popolazione presente in Italia, rappresentano più del 30% della popolazione carceraria italiana. Ma quello che è ancora più preoccupante, secondo le statistiche ufficiali, è che gli stranieri sono il 30% delle persone denunciate in Italia, con punte di responsabilità fino al 55% per i furti e le rapine in appartamento. In questo caso siccome ad avere difeso la propria donna dalle offese è stato un Italiano la cosa non fa notizia o scalpore. Speriamo che il militare si riprenda e che i colpevoli, una volta accertata definitivamente la loro responsabilità, siano resi innocui sul territorio italiano con una pena esemplare.