Ferito durante una sparatoria: il carabiniere Mauro Baccoli si è spento dopo 17 anni di sofferenze
“Chiaro esempio di sprezzo del pericolo, elevato coraggio e alto senso del dovere”. Con queste motivazioni, dopo un intervento in seguito a una rapina in posta consumata nel 1993 durante la quale aveva inseguito i ladri riuscendo a bloccarli e a recuperare armi e bottino, fu insignito della medaglia d’argento al valor militare. E così, come un uomo di grande valore e un militare encomiabile, oggi la comunità e l’Arma lo ricordano. È morto giovedì, all’età di 57 anni, il brigadiere Mauro Baccoli. La sua scomparsa, dopo una lunga malattia legata alle complicanze degli interventi sanitari subito dopo un ferimento d’arma da fuoco riportato in servizio nel 2005, ha lasciato un enorme vuoto.
Mauro Baccoli: la carriera e il ferimento in servizio
Il ferimento risale al 2005 quando il brigadiere, durante un servizio notturno, era intervenuto in un’azienda sulla Nazionale dei Giovi, a Copreno (una frazione del comune di Lentate sul Seveso, nella provincia di Monza e Brianza), dove era scattato l’antifurto. Il titolare della ditta, credendo di trovarsi di fronte a dei ladri entrati nella sua attività, ha esploso alcuni colpi d’arma da fuoco colpendo accidentalmente Baccoli. A seguito di quei fatti, il carabiniere aveva avuto una serie di problemi di salute, fino a quando arrivò il congedo dall’Arma. I funerali saranno celebrati sabato 26 marzo alle 14:30 nella chiesa parrocchiale San Vito di Lentate sul Seveso.
Nato il 14 novembre a Brescia, Baccoli ha prestato servizio presso la stazione di Lentate sul Seveso dal 1983 al 2005, dove si era più volte distinto sul campo. Nel 1993, durante un servizio perlustrativo, era intervenuto nel corso di una rapina ai danni di un ufficio postale durante il quale si era arrivati a un conflitto a fuoco con i malviventi in fuga. Lo scontro era terminato con il ferimento di uno dei banditi e il decesso dell’altro. “Nella circostanza, con la sua fredda determinazione e il suo grande coraggio, il militare si mise all’inseguimento del terzo componente del commando, riuscendo a catturarlo dopo una violenta colluttazione. L’operazione si concluse con il recupero della refurtiva e il sequestro delle armi”, ricordano dal comando provinciale dei carabinieri di Monza e Brianza, rendendo omaggio alla carriera del brigadiere.
La medaglia d’argento al valor militare
Un episodio in cui dimostrò “chiaro esempio di sprezzo del pericolo, elevato coraggio e alto senso del dovere”, come si legge nella motivazione del conferimento della medaglia d’argento al valor militare che gli fu consegnata dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro il 2 agosto dello stesso anno. Un uomo di grande valore e un militare encomiabile, “rimasto scolpito nella memoria non solo dei lentatesi”, spiegano dalla compagnia dei carabinieri di Seregno.