FAR WEST SU AUTOBUS E TRENI. LEGA: “LIBERO ACCESSO FORZE DI POLIZIA SU AUTOBUS E TRENI”
Alcuni recenti fatti di cronaca hanno riportato all’attenzione della pubblica opinione un problema importantissimo che riguarda la sicurezza nei mezzi di trasporto pubblici del nostro Paese.
Innumerevoli sono le segnalazioni di pendolari viaggiatori e personale di servizio circa episodi che riguardano il mancato pagamento del biglietto da parte di molti viaggiatori, perlopiù extracomunitari, i quali talvolta mettono in difficoltà il personale viaggiante con atteggiamenti a dir poco irriguardosi quando non sfociano nella violenza vera e propria. Migliaia di filmati intasano i social denunciando una situazione oramai insostenibile. Non è una errata interpretazione della realtà ma fatti concreti che si verificano ogni giorno in tutte le città d’Italia, al punto che i controllori evitano qualsiasi contatto per scongiurare conseguenze a volte gravissime; penalizzando tra l’altro le persone per bene che, di contro pagano regolarmente il biglietto.
Partiamo dall’ultimo episodio registrato in Umbria dove all’interno di un autobus delle linee locali, un viaggiatore straniero, ventenne, ha messo in serio pericolo l’incolumità dei passeggeri e dei controllori allorquando gli è stato chiesto di acquistare, come previsto, il biglietto di viaggio.
L’episodio non è degenerato solo grazie all’intervento di due carabinieri presenti all’interno dell’autobus che sono intervenuti bloccando le incandescenze del giovane, ma riportando tra l’altro lesioni per fortuna non gravi. La tracotanza di certi soggetti travolge anche “la divisa” che invece di incutere timore e rispetto aumenta la rabbia di chi non vuole mettersi in regola.
Organi di informazione locali come Umbria24 e PerugiaToday hanno dato risalto alla vicenda non solo per la gravità dell’episodio in se, ma anche perché consci del fatto che in Italia il controllo e la prevenzione all’interno dei mezzi di trasporto pubblici non sono sufficientemente garantiti ne l’incolumità di chi viaggia e di chi è preposto al controllo.
La riduzione del personale delle forze di polizia in genere e la chiusura di alcuni uffici della Polfer, sono alla base del minor controllo nei mezzi pubblici, circostanza che può essere ovviata consentendo agli operatori di polizia di utilizzare liberamente i mezzi pubblici extraurbani (per quelli urbani la legge provvidenzialmente già lo consente con alcune eccezioni paradossali come quella che si registra nella metropolitana di Roma di cui Infodifesa si è già occupato nel tempo) o ferroviari per i propri spostamenti di qualsiasi natura: la presenza di Carabinieri e Poliziotti è un deterrente importante e restituirebbe sicurezza a chi viaggia.
Attualmente questo tipo di possibilità è garantito dalle Regioni, che suppliscono ai costi di spostamento del personale delle forze di polizia tramite convenzioni con le Ferrovie dello Stato o con le compagnie di trasporto. Ma solo in alcune zone del territorio nazionale.
La Rappresentanza Militare si è battuta con molto impegno affinché in tutte le Regioni d’Italia fosse consentito l’accesso a poliziotti e carabinieri nei mezzi di trasporto pubblici garantendo così la sicurezza dei viaggiatori e l’incolumità del personale di servizio, tuttavia non sempre è stato possibile raggiungere gli obiettivi sperati.
L’Umbria in particolare spezza di fatto una linea di collegamento tra il Lazio e la Toscana, regioni nelle quali tale accesso è consentito da anni e dove, proprio grazie a questi accordi, la qualità della sicurezza nei convogli e nei mezzi su ruote è sicuramente migliore che da altre parti d’Italia.
Alcuni consiglieri regionali dell’Umbria della Lega Nord sono intervenuti per stigmatizzare questa situazione peraltro da tempo sollecitata, senza concrete risposte, sia dal Cobar Umbria, organismo territoriale dell’unico sindacato dei Carabinieri, che da interpellanze consiliari presentate dai vari partiti. A riprova del fatto che la sicurezza non è una priorità di chi gestisce in questo momento la “cosa pubblica”.
“Garantire la sicurezza dei cittadini a bordo dei mezzi di trasporto pubblici”. L’intervento é del neodeputato della Lega, Riccardo Augusto Marchetti: “Sono sempre più frequenti episodi di minacce e violenze nei confronti di controllori e altri passeggeri da parte di chi pretende di viaggiare su treni e autobus senza pagare il biglietto. Come Lega, oltre a voler puntare sulla massima efficienza del servizio, ci poniamo l’obiettivo di garantirne la sicurezza. Al fine di arginare questi fenomeni di violenza all’interno dei mezzi pubblici di trasporto si potrebbe consentire ai rappresentanti delle forze dell’ordine in divisa e borghese di accedere in maniera agevolata a treni e autobus, permettendo in questo modo dei controlli capillari e funzionali al ripristino del vivere civile e della sicurezza dei cittadini“.