Etiopia: Amnesty accusa esercito di omicidi e torture
Amnesty International accusa i militari etiopi di omicidi extragiudiziali, detenzioni di massa e torture. In un rapporto pubblicato oggi sul proprio sito web, l’associazione per la difesa dei diritti umani denuncia crimini che addebita ai soldati per tutto il 2019, lo stesso anno in cui il primo ministro dell’Etiopia Abiy Ahmed ha ricevuto il premio Nobel per la pace.
Amnesty afferma che l’esercito ha giustiziato almeno 39 persone nello stato regionale dell’Oromia dal gennaio 2019. Tra le vittime c’è un ragazzo di 17 anni colpito alla testa con arma da fuoco. L’associazione aggiunge che gli omicidi extragiudiziali sono stati eseguiti dalle forze armate di un posto di comando militare creato per combattere l’Esercito di liberazione degli Oromo, un gruppo ribelle che opera nella regione.
Il rapporto espone inoltre nel dettaglio gli arresti di massa e i programmi di rieducazione per sospetti sostenitori di questo gruppo. Amnesty denuncia anche il ruolo delle forze di sicurezza nella violenza etnica della Regione degli Amara, a nord-ovest dell’Etiopia, dicendo che almeno 130 persone sono state uccise nel gennaio 2019 in scontri tra la comunità Amara e il popolo Qimant.