Difesa

Esercito in cordoglio, addio al sergente maggiore Mikolaj Trovato: Crosetto, ‘‘Dolore profondo per la sua scomparsa’’

Il militare stava rientrando a casa dal servizio

Un viaggio di routine, quello che Mikolaj Sergiej Trovato compiva ogni giorno per tornare a casa dalla famiglia. Lunedì 1° settembre, poco dopo le 18, il tragitto sulla provinciale Verentana, all’altezza di Marta, si è trasformato in tragedia: la moto dell’artificiere 41enne si è scontrata con un camion nei pressi dell’incrocio con strada dei Carri, in località Pian delle Grotte. L’impatto è stato devastante: nonostante i soccorsi immediati, per lui non c’è stato nulla da fare.

Chi era Mikolaj Trovato

Nato a Perugia ma con origini nel sud Italia, Trovato da alcuni anni viveva a Pitigliano (Grosseto) con la moglie e un figlio di appena sei anni. Ogni giorno percorreva decine di chilometri per raggiungere la Scuola sottufficiali di Viterbo, dove prestava servizio come sergente maggiore e artificiere. In passato aveva fatto parte della brigata paracadutisti Folgore, una delle unità più prestigiose dell’Esercito italiano.
Una vita dedicata al dovere, interrotta bruscamente nel tardo pomeriggio di lunedì.

La dinamica dell’incidente

Secondo le prime ricostruzioni, la moto guidata da Trovato si è scontrata con il cassone di un camion. L’urto lo ha scaraventato sull’asfalto, rendendo inutili i tentativi di rianimazione da parte del personale sanitario. Sul posto sono intervenuti anche vigili del fuoco e carabinieri, che hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica. La Verentana è rimasta chiusa al traffico per permettere le operazioni di soccorso e i controlli delle forze dell’ordine.
La salma è stata posta a disposizione della magistratura, che ha disposto l’autopsia per chiarire con esattezza le cause del decesso.

Il cordoglio delle istituzioni

La notizia della scomparsa ha scosso profondamente l’ambiente militare. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso dolore e vicinanza ai familiari:

“La notizia della scomparsa mi addolora profondamente. In questo momento di profonda tristezza, a nome mio e di tutta la Difesa, esprimo vicinanza ai familiari, al capo di Stato maggiore, generale Carmine Masiello, e a tutto l’Esercito italiano”.

Parole che sottolineano quanto Trovato fosse stimato come “servitore dello Stato”, fedele al giuramento di proteggere il Paese fino all’ultimo giorno.

Un eroe silenzioso, un padre mancato troppo presto

Al di là della divisa e dei riconoscimenti, Mikolaj Trovato era prima di tutto un padre e un marito. Un uomo di 41 anni che tornava a casa dal lavoro, come ogni giorno, e che invece non ha più varcato la porta della sua abitazione a Pitigliano.
La sua morte lascia un vuoto profondo, non solo nelle Forze Armate, ma soprattutto nella vita della moglie e del figlio piccolo che non potranno più abbracciarlo.


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