EROE IN DIVISA: CHRISTIAN DI MARTINO È IL MILANESE DELL’ANNO 2024
Il viceispettore di polizia Christian Di Martino è stato eletto “Milanese dell’Anno 2024” con un plebiscito che ha visto la partecipazione di oltre 102.000 lettori del Corriere della Sera. Con quasi 60.000 voti, pari al 58,7% delle preferenze, Di Martino ha conquistato il titolo dopo una drammatica vicenda che l’ha visto protagonista lo scorso maggio.
Sul podio anche Nico Acampora, fondatore di PizzAut (12,1%) e la senatrice a vita Liliana Segre (6,2%), seguiti da don Antonio Mazzi di Exodus, Beppe Marotta dell’Inter e altri illustri nomi della società milanese.
La storia di Di Martino ha commosso l’Italia intera: l’8 maggio 2023, durante un intervento alla stazione di Lambrate, il viceispettore ha rischiato la vita per fermare un pregiudicato che lanciava sassi sui binari. Nonostante le tre coltellate ricevute a rene, milza, duodeno e intestino, è riuscito ad arrestare l’aggressore prima di perdere i sensi. Sono seguite sette ore di intervento chirurgico, venti giorni di ricovero e settanta trasfusioni.
“All’inizio è stato uno shock, temevo di non tornare più quello di prima,” confessa Di Martino, originario di Ischia ma milanese d’adozione da 12 anni. “Ma fisico e mente hanno reagito bene.” Ora, dopo otto mesi di convalescenza, è pronto a tornare in servizio, previsto per il 17 gennaio.
La sua dedizione al dovere gli è valsa le visite in ospedale delle più alte cariche dello Stato, tra cui la premier Meloni e il capo della Polizia Pisani. Una signora gli ha persino regalato una tazza con la scritta “Al mio poliziotto eroe”, testimonianza dell’affetto dei cittadini milanesi.
Figlio di un poliziotto in pensione, Di Martino non nasconde l’orgoglio per la sua professione: “Voglio diventare un poliziotto bravo come mio padre. Anzi, di più,” aveva detto da giovane. E alla domanda se rifarebbe tutto, risponde senza esitazione: “Tutto.”
Tra i progetti per il 2025, oltre al ritorno al lavoro, il viceispettore non esclude di allargare la famiglia. Un nuovo capitolo per chi ha dimostrato che il coraggio e il senso del dovere non conoscono confini geografici.
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