«DOVETE MORIRE COME I VOSTRI COLLEGHI A NASSIRIYA»: ARRESTATO UN AVVOCATO
PRATO. «Dovete morire come i vostri colleghi a Nassiriya e
vi auguro di avere figli down». Queste le parole che sarebbero state
pronunciate da un avvocato pratese di 45 anni, Michelangelo Baroncelli,
all’indirizzo dei carabinieri intervenuti nella serata di venerdì 29 per sedare
una lite familiare in un’abitazione di Montemurlo. L’avvocato poi ha colpito i
militari ed è stato arrestato per resistenza, lesioni e danneggiamento
dell’auto di servizio.
vi auguro di avere figli down». Queste le parole che sarebbero state
pronunciate da un avvocato pratese di 45 anni, Michelangelo Baroncelli,
all’indirizzo dei carabinieri intervenuti nella serata di venerdì 29 per sedare
una lite familiare in un’abitazione di Montemurlo. L’avvocato poi ha colpito i
militari ed è stato arrestato per resistenza, lesioni e danneggiamento
dell’auto di servizio.
Una vicenda incresciosa, che ha spinto
il pubblico ministero Antonio Sangermano,
durante l’udienza di convalida del fermo, a preannunciare l’invio di una
segnalazione al Tribunale dei minori (alla scena ha assistito la figlia del
legale) e all’Ordine professionale (Baroncelli è iscritto all’albo di Foggia,
dopo aver sostenuto l’esame in Spagna).
il pubblico ministero Antonio Sangermano,
durante l’udienza di convalida del fermo, a preannunciare l’invio di una
segnalazione al Tribunale dei minori (alla scena ha assistito la figlia del
legale) e all’Ordine professionale (Baroncelli è iscritto all’albo di Foggia,
dopo aver sostenuto l’esame in Spagna).
Tutto è iniziato quando alla centrale
operativa del 112 è arrivata una chiamata che segnalava una violenta lite in
atto in un’abitazione di Montemurlo. All’arrivo sul posto, i militari hanno
constatato che l’avvocato Baroncelli, descritto come molto agitato, si stava
picchiando col fratello. Secondo i militari il legale sarebbe stato sotto
l’effetto di sostanze che lo hanno alterato, ma l’avvocato in un primo momento
ha rifiutato di sottoporsi agli esami del sangue.
operativa del 112 è arrivata una chiamata che segnalava una violenta lite in
atto in un’abitazione di Montemurlo. All’arrivo sul posto, i militari hanno
constatato che l’avvocato Baroncelli, descritto come molto agitato, si stava
picchiando col fratello. Secondo i militari il legale sarebbe stato sotto
l’effetto di sostanze che lo hanno alterato, ma l’avvocato in un primo momento
ha rifiutato di sottoporsi agli esami del sangue.
La lite, iniziata in famiglia, ha
presto coinvolto i militari che cercavano di riportare la calma in casa ed è
stato in quel momento, è stato ricordato durante l’udienza di convalida, che
Baroncelli, difeso da Patrizio Fioravanti, avrebbe pronunciato le frasi
su Nassiriya e sui figli down. Il giudice ha disposto che l’avvocato rimanga
agli arresti domiciliari in una casa di Viareggio fino alla conclusione del
processo per direttissima, fissato per il 7 ottobre. I carabinieri colpiti si
sono fatti assistere dall’avvocato Stefano Belli in
vista della eventuale costituzione di parte civile
presto coinvolto i militari che cercavano di riportare la calma in casa ed è
stato in quel momento, è stato ricordato durante l’udienza di convalida, che
Baroncelli, difeso da Patrizio Fioravanti, avrebbe pronunciato le frasi
su Nassiriya e sui figli down. Il giudice ha disposto che l’avvocato rimanga
agli arresti domiciliari in una casa di Viareggio fino alla conclusione del
processo per direttissima, fissato per il 7 ottobre. I carabinieri colpiti si
sono fatti assistere dall’avvocato Stefano Belli in
vista della eventuale costituzione di parte civile