Disparità delle Trattenute Sindacali nelle Forze Armate: L’Interrogazione del PD al Ministro della Difesa
L’onorevole Stefano Graziano del Partito Democratico ha recentemente presentato un’interrogazione parlamentare che solleva questioni cruciali sulle iscrizioni sindacali all’interno delle Forze Armate Italiane.
La problematica, inizialmente evidenziata da Infodifesa, (clicca qui per leggere l’articolo) si radica nell’applicazione disomogenea delle trattenute da parte di NOIPA, creando un vero e proprio clima di caos e disparità nelle trattenute sindacali, sollevando preoccupazioni significative tra il personale militare.
Questa questione si inserisce in un contesto legislativo più ampio. La legge n. 46 del 2022 prevede infatti un regolamento interministeriale per uniformare le trattenute sindacali, offrendo una prospettiva unica e chiara.
Tuttavia, a dispetto delle aspettative, tale regolamento non è ancora stato definito, e con la scadenza del 31 gennaio 2024 per il conteggio delle deleghe sindacali, l’urgenza di una soluzione diventa sempre più pressante.
Il testo dell’interrogazione
la legge n. 46 del 2022, all’articolo 13, comma 3, prevede che: «Ai fini della consistenza associativa, sono conteggiate esclusivamente le deleghe per un contributo sindacale non inferiore allo 0,5 per cento dello stipendio».
All’articolo 7, comma 4, parlando delle modalità di versamento delle trattenute sulla retribuzione afferma che le stesse «operate dall’amministrazione in base alle deleghe rilasciate, sono stabilite con decreto del Ministro competente, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge»;
con il decreto dell’8 luglio 2022, il Ministro della difesa esplicitava la nozione di stipendio da assumere quale base di calcolo della trattenuta sindacale rilevate ai fini della rappresentatività che sarebbe da intendersi riferita agli emolumenti fissi e continuativi netti, in analogia a quanto praticato da altre amministrazioni del Comparto;
con tale dicitura non si è tenuto conto delle peculiarità delle Forze Armate e la diversità delle indennità fisse e continuative che variano riguardo l’impiego e quindi di conseguenza delle eventuali maggiorazioni (es. operativa super campagna, imbarco su navi, su sommergibili e altro);
il Centro unico stipendiale interforze ha diramato una nota con l’informativa su come procedere per richiedere l’accreditamento ai fini della riscossione delle trattenute sindacali al sistema stipendiale (no.i.pa.) da parte delle associazioni sindacali, non specificando però le voci stipendiali per le quali si procedeva a trattenere lo 0,5 per cento;
alcune sigle sindacali hanno chiesto di fare riferimento ai fini delle trattenute solo alle indennità di base, senza le maggiorazioni e non al totale della busta paga e addirittura a una buona parte della 13a;
il decreto, che doveva regolare le attività sindacali nonché le modalità di iscrizione e il quantum previsto affinché le deleghe siano da considerare valide ai fini della rappresentatività, dovrebbe essere approvato solo dopo il 31 gennaio 2024, data prevista dall’articolo 12 del decreto-legge 29 settembre 2023, n. 132, per il conteggio degli iscritti delle sigle sindacali –:
se il Ministro interrogato intenda intervenire in ordine alle criticità di cui in premessa, tramite l’adozione di una disposizione chiara che tenga conto delle peculiarità dei trattamenti economici delle varie forze armate in modo da realizzare le condizioni per la definizione di una trattenuta omogenea che risulti compatibile con l’incidenza che determinerà sul trattamento economico dei singoli militari, considerando la data del 31 gennaio prevista per il conteggio degli iscritti delle sigle sindacali come ricognitiva e rinviando il conteggio della rappresentatività a quando sarà stato chiarito e reso uniforme il calcolo delle quote associative.