Dibattito acceso sul contratto delle Forze Armate: M.I.A. Patria sollecita la firma
Il Segretario Generale “ad interim” di M.I.A. Patria, il Dott. Clemente Gnarra, ha rilasciato un comunicato che getta luce sulle attuali controversie riguardanti il contratto delle Forze Armate. Nel suo messaggio, Gnarra critica aspramente quello che definisce un approccio populista e ideologico da parte di alcune organizzazioni sindacali militari.
Il comunicato evidenzia una crescente frustrazione verso coloro che Gnarra descrive come “moderni ‘cloni’ cofferatiani”, accusandoli di ergersi a esperti di macroeconomia senza le necessarie competenze. Secondo Gnarra, questi individui stanno promuovendo richieste irrealistiche, come l’aumento di 30.000 unità di personale, e addirittura auspicando le dimissioni del Ministro della Difesa.
Il Segretario di M.I.A. Patria sottolinea che l’attuale proposta contrattuale rappresenterebbe “il contratto più ricco dal 2006 ad oggi”, con un aumento strutturale di oltre 2.000 euro annui lordi e pensionabili. Gnarra critica la mancanza di collaborazione tra le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale Militari (APCSM) e i sindacati di polizia, suggerendo che quest’ultimi non contestano l’offerta attuale.
Nel suo appello, Gnarra invita i rappresentanti sindacali a considerare le reali necessità dei militari e delle loro famiglie, sottolineando come un aumento di circa 100 euro netti in busta paga potrebbe fare una differenza significativa per molti nuclei familiari in difficoltà.
Il comunicato si conclude con un invito a firmare il contratto senza ulteriori indugi, sottolineando che “il tempo della propaganda è terminato” e che ora è il momento di agire nell’interesse concreto degli iscritti.
Questa presa di posizione di M.I.A. Patria mette in luce le tensioni esistenti nel panorama sindacale militare , evidenziando la complessità delle trattative contrattuali in corso e le diverse visioni sul futuro delle Forze Armate nel paese.
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