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Dal ‘poliziotto di condominio’ all’arruolamento dei migranti: nuove strategie per la sicurezza urbana

La sicurezza torna al centro del dibattito politico, ma stavolta non più appannaggio di una sola parte. Se in passato Matteo Salvini aveva fatto della sicurezza il suo cavallo di battaglia, ora il tema è diventato bipartisan. Tutti i partiti, con sfumature diverse, riconoscono l’urgenza di affrontare il problema.

Il modello Bologna: alloggi per poliziotti nei quartieri a rischio

A Bologna, maggioranza e opposizione stanno convergendo su una proposta innovativa: destinare un appartamento in ogni palazzo del patrimonio pubblico a un agente di polizia. Questa misura mira a garantire un maggiore presidio del territorio e a favorire l’arrivo dei nuovi agenti promessi dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. La carenza di alloggi rappresenta un ostacolo all’assegnazione di nuovi poliziotti, e questa iniziativa potrebbe rappresentare una soluzione efficace.

Le nuove regole nei bandi per l’assegnazione delle case popolari

Nei bandi di assegnazione delle case pubbliche verrà riservata una quota agli agenti di polizia, con due obiettivi principali: da un lato, facilitare il loro insediamento in città; dall’altro, aumentare il senso di sicurezza nei quartieri più critici. La presenza di poliziotti negli edifici pubblici avrà un effetto deterrente, senza però obbligarli a intervenire fuori servizio. In caso di necessità, potranno segnalare situazioni sospette alla centrale operativa, lasciando l’intervento agli agenti in turno.

Un modello che piace a sindacati e commercianti

L’iniziativa ha ottenuto il via libera del prefetto Antonio Sbordone, che ha sottolineato la necessità di affrontare la crisi abitativa che colpisce anche le forze dell’ordine. Anche il Siulp, il sindacato di polizia, ha accolto positivamente la proposta, evidenziando l’importanza di politiche abitative a favore degli agenti. La misura ha trovato sostegno anche tra i commercianti, preoccupati per il degrado di alcune zone cittadine.

Il ministro Piantedosi: “Servono fondi per l’edilizia sociale”

Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha chiesto al governo di intervenire con finanziamenti per supportare l’iniziativa. Gli alloggi destinati agli agenti sarebbero ricavati dalle case Ers, ovvero abitazioni di edilizia sociale con canoni calmierati. L’opposizione di centrodestra, con Francesca Scarano, ha espresso il proprio favore, auspicando un’assegnazione rapida per rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini.

Veneto: allarme per la carenza di agenti della polizia locale

Se a Bologna si sperimenta il “poliziotto di condominio”, in Veneto si affronta un altro problema: la mancanza di agenti della polizia locale. Il governatore Luca Zaia ha lanciato l’allarme sulla difficoltà di reclutare nuovi agenti. A livello nazionale, mancano all’appello circa 15.000 agenti, con situazioni critiche in molte città italiane. Gli stipendi bassi e le condizioni di lavoro difficili rendono la professione sempre meno attrattiva.

Il caso San Donà: assunti agenti di origine straniera

In alcuni Comuni veneti si sperimentano soluzioni alternative, come l’assunzione di agenti di polizia locale di origine straniera. A San Donà di Piave, ad esempio, è stata assunta come vigile una donna di origine marocchina, Nezha Ettouri, un caso emblematico di integrazione. “È un chiaro esempio di immigrazione virtuosa“, ha commentato Zaia, sottolineando l’importanza di accogliere e integrare lavoratori stranieri nel tessuto sociale ed economico.

Riforma della polizia locale: sarà la volta buona?

La carenza di agenti di polizia locale riaccende il dibattito sulla necessità di una riforma del settore. La proposta è da anni nei cassetti ministeriali, ma la crescente emergenza potrebbe finalmente accelerarne l’approvazione. In attesa di soluzioni strutturali, le città italiane cercano di affrontare il problema con misure locali, dalla redistribuzione degli alloggi alla sperimentazione di nuove forme di reclutamento.

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