DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI NOVITÀ PER IL RINNOVO CONTRATTUALE DEGLI STATALI
Dopo una gestazione complicata è arrivato ieri al primo via libera, al fotofinish rispetto alla scadenza di questa parte della delega sulla pubblica amministrazione, il decreto con la riforma della dirigenza pubblica, insieme ai provvedimenti su camere di commercio ed enti di ricerca.
In particolare le Camere di Commercio passeranno da 105 a 60. I paletti utili a completare l’operazione di riduzione saranno quelli di cui tanto si è parlato, cioè la presenza garantita di almeno una Camera di Commercio per Regione e la cancellazione con accorpamento tra loro, di quelle sotto le 75mila imprese iscritte.
Riportiamo uno stralcio di un articolo BlastingNews in merito al rinnovo contrattuale discusso in sede del Consiglio dei Ministri nr. 126.
“Per quanto riguarda il rinnovo del Contratto post sentenza della Corte Costituzionale, la trattativa probabilmente entrerà nel vivo nei primi giorni di settembre. Ad oggi le cifre confermate sono quelle della scorsa Legge di Stabilità, cioè 300 milioni di euro da dividere tra i dipendenti a cui da oltre 7 anni lo stipendio è congelato. Le indiscrezioni vogliono però il Governo pronto a mettere mano alla questione nella prossima Legge di Bilancio, con cifre più elevate, nell’ordine dei 2,5 miliardi. Dal CDM di ieri si è appena sfiorato l’argomento, collegando il rinnovo del contratto alle questioni meritocratiche. Parte di quanto il Governo stanzierà infatti, dovrebbe essere destinata al super premio, un bonus economico che verrà assegnato a non più del 10% dei lavoratori, quelli più meritevoli secondo il giudizio dei dirigenti stessi. La sensazione è che il Governo abbia intenzione di rispondere alle istanze dei sindacati per quanto concerne le cifre, cioè di renderle più eque e decenti rispetto ai 300 milioni iniziali. Allo stesso tempo però non decade l’idea di differenziare i gli aumenti sempre secondo i criteri del merito, con la concreta possibilità di aumenti più importanti per lavoratori più virtuosi. Questo delicato argomento però è nelle mani della trattativa serrata tra ARAN e parti sociali di cui come dicevamo, aggiornamenti sono previsti presto.”