Cyberguerra, Italia nel mirino: più attacchi hacker nel 2023. Crosetto: “Prepariamo il cyberesercito”
L’allarme del ministro della Difesa Guido Crosetto è chiaro: un cyberattacco può scatenare una guerra civile. Se per due mesi la gente non percepisse più la pensione dopo un assalto hacker all’Inps, il caos sarebbe assicurato. Le parole di Crosetto in Senato stanno spingendo l’Italia a riorganizzare la controffensiva informatica, perché l’offensiva è già in corso.
L’allarme sulla cyberguerra lanciato dal ministro Crosetto
Mentre Vladimir Putin giurava per la quinta volta come presidente della Federazione Russa, il 7 maggio scorso il nostro paese veniva colpito da una raffica di attacchi hacker. Nel mirino i siti del Mise, del Ministero delle Infrastrutture e della premier Giorgia Meloni. Dietro gli assalti il gruppo filorusso NoName057. Ma non siamo gli unici. Nello stesso giorno hacker cinesi prendevano di mira in Gran Bretagna il sistema degli stipendi del Ministero della Difesa.
Gli attacchi hacker contro l’Italia in aumento nel 2023
Conquistare porzioni di cyberspazio è oggi decisivo nei moderni conflitti. E se Ucraina e Russia si affrontano con carri armati e missili, sul web la cyberwar non conosce tregua. Nel 2023 già 310 attacchi informatici contro l’Italia, il 65% in più del 2022. Il 56% di gravità elevata, riferisce l’Aisi. Ecco perché il nostro paese si sta attrezzando con un cyberesercito.
L’Italia si attrezza con un cyberesercito per reagire alla minaccia
“Un carro armato straniero al confine è gravissimo, un hacker viene visto come superficiale”, insiste Crosetto. “Ma un cyberattacco può essere più distruttivo”. Da qui la riorganizzazione per “migliorare l’integrazione tra strutture dello Stato e della Difesa”. Arriveranno 40 milioni dal PNRR per la sicurezza informatica e 9 milioni per il centro di monitoraggio delle minacce online del Ministero della Difesa.
Anche Marina, Esercito e Aeronautica si stanno attrezzando. Obiettivo: proteggere infrastrutture e dati e reagire rapidamente agli attacchi. La Germania creerà un’armata cyber, la Francia raddoppierà le capacità offensive. L’Italia resta un obiettivo privilegiato, con un aumento dell’87% del pishing per rubare informazioni sensibili. La cyberguerra è già in atto, il nostro paese si sta organizzando per reagire.
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