Cutro, perquisite le sedi di Guardia Costiera e Finanza
Tre mesi dopo il naufragio di Cutro la procura di Crotone muove un primo passo significativo per l’inchiesta sulle eventuali responsabilità nei mancati soccorsi. Sono in corso sei perquisizioni informatiche in altrettanti sedi della Guardia di Finanza, Guardia Costiera e Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera.
Le stanno seguendo i carabinieri del Reparto operativo di Crotone che, da quanto si apprende, procedono secondo il capo di imputazione di omicidio colposo come conseguenza di altro reato. Il possibile altro reato, in questo caso, non può che essere omissione di soccorso.Non è ancora chiaro chi sia stato iscritto nel registro degli indagati, presumibilmente le persone dell’Agenzia, della Finanza della Costiera che quella notte si scambiarono le informazioni e decisero il da farsi riguardo al barcone in arrivo a Cutro.
Dopo i 94 migranti morti e la grande polemica che seguì il mancato intervento dei mezzi per soccorrere i migranti, la procura guidata da Giuseppe Capoccia aveca chiesto ai carabinieri una indagine conoscitiva sui fatti e aveva aperto un secondo fascicolo d’inchiesta, a parte quella sul naufragio in sé e sugli scafisti. I carabinieri hanno consegnato la loro relazione nei giorni scorsi e sulla base delle informazioni raccolte adesso sono state disposte le perquisizioni.
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