Crosetto: i tempi sono cambiati, cambi anche la Nato
La NATO si appresta a discutere un nuovo obiettivo di spesa per la difesa durante il summit dei leader che si terrà a L’Aia la prossima settimana. L’alleanza potrebbe concordare un aumento fino al 5% del PIL, nel tentativo di soddisfare le richieste di maggiore impegno da parte del presidente statunitense Donald Trump. Ma il ministro della Difesa italiano, Guido Crosetto, ha sollevato una questione cruciale: la NATO, così com’è, sta fallendo nella sua missione originaria.
La visione di Crosetto: “Serve un dialogo con il Sud del mondo”
Intervenendo sul ruolo della NATO, Crosetto ha dichiarato:
“Se la NATO è nata per garantire la pace e la mutua difesa, deve diventare un’organizzazione che si assume questo compito coinvolgendo il Sud del mondo. Altrimenti, non raggiungeremo l’obiettivo di sicurezza basato su regole valide per tutti.”
Secondo il ministro, l’alleanza non può più limitarsi a difendere gli interessi di Stati Uniti ed Europa, ma deve evolversi per affrontare le sfide globali. Queste dichiarazioni arrivano in un momento cruciale per la NATO, che molti membri vedono come il pilastro della difesa europea contro la minaccia crescente della Russia. Tuttavia, Crosetto evidenzia che senza un cambiamento di prospettiva, l’obiettivo di pace globale resterà irraggiungibile.
Italia e NATO: ritardi e obiettivi raggiunti
L’Italia, tradizionalmente tra i membri meno spendaccioni dell’alleanza, ha annunciato che quest’anno raggiungerà finalmente l’obiettivo del 2% del PIL destinato alla difesa, richiesto dalla NATO. Nonostante ciò, l’aumento delle spese militari rimane un tema divisivo nel Paese.
Mentre il governo guidato da Giorgia Meloni ha ribadito il suo pieno sostegno alla NATO e all’Ucraina durante un incontro con il Segretario Generale dell’alleanza, Mark Rutte, a Roma, non tutti condividono questa visione. L’ex premier Giuseppe Conte ha persino convocato un contro-summit a L’Aia, previsto per il 24 giugno, alla vigilia dell’incontro ufficiale tra i leader NATO.
“ONU ed Europa contano sempre meno”
Crosetto non si è limitato a criticare la NATO, ma ha anche puntato il dito contro l’Europa e le Nazioni Unite, accusandole di avere perso rilevanza nello scenario globale.
“Parliamo dell’Europa come se contasse ancora qualcosa. Forse un tempo avrebbe potuto farlo, se si fosse data un ruolo politico, una politica estera o una difesa comune. Ma il suo tempo è finito — e lo dico con tristezza. Il mondo è cambiato.”
Anche le Nazioni Unite, secondo il ministro, hanno ormai un ruolo marginale:
“L’ONU conta nel mondo quanto l’Europa: nulla. Meno di una squadra nazionale, meno della Cina, dell’India o di Israele.”
Un mondo che cambia e il futuro della NATO
Le parole di Crosetto riflettono una visione che invita a un cambiamento radicale: non solo la NATO, ma anche le istituzioni globali devono adattarsi a un nuovo ordine mondiale in cui il potere è sempre più distribuito tra Cina, India e altre nazioni emergenti.
Il futuro della sicurezza collettiva, secondo il ministro, dipenderà dalla capacità dell’Occidente di dialogare con il Sud del mondo e di creare regole condivise. Un messaggio forte, che arriva proprio mentre la NATO si prepara a prendere decisioni cruciali per il suo ruolo nel mondo che verrà.
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