COVID-19. UNFORCED: NEI CARABINIERI LA REALTÀ SUPERA LE BARZELLETTE
“Un’amministrazione con un minimo di buon senso, sia essa privata o pubblica, farebbe spostare due medici per somministrare il vaccino a 200 utenti che lavorano nello stesso edificio oppure costringerebbe quei 200 pazienti a recarsi presso l’infermeria di quello stesso medico?
Se nella normalità la risposta sarebbe scontata, nell’Arma dei Carabinieri, purtroppo, la realtà è ben diversa”.
“A causa della sciagurata decisione di chiudere l’infermeria presidiaria del CUFA, che tanto avrebbe fatto comodo anche per gestire i contagi dei militari che vi operano, il vaccino influenzale, ai richiedenti, deve essere somministrato dai sanitari del Comando Carabinieri Palidoro; peccato che anziché far spostare questi ultimi, sia stato imposto il movimento dei pazienti, con mezzi propri (alla faccia dell’inquinamento) ed in orario di servizio!”.
“L’auspicio è che il 2021 spazzi via, oltre alla pandemia, anche certi comandanti”.