COCER MARINA, STOP AL BLOCCO DEGLI STIPENDI O CHIEDEREMO DIRITTI SINDACALI PER DARE FORZA A PROTESTA
Il Cocer della
Marina ha incontrato oggi i delegati dei Consigli intermedi della
rappresentanza militare per discutere della “gravissima situazione
economica del personale rappresentato dopo quattro anni di blocco retributivo”.
Marina ha incontrato oggi i delegati dei Consigli intermedi della
rappresentanza militare per discutere della “gravissima situazione
economica del personale rappresentato dopo quattro anni di blocco retributivo”.
E’ quanto fa sapere lo stesso Cocer in una nota nella quale si sottolinea che
il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, “non ha accettato
l’invito” rivoltole dall’organismo di rappresentanza a partecipare alla
riunione odierna “e tantomeno ha delegato altra autorita’ politica”.
il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, “non ha accettato
l’invito” rivoltole dall’organismo di rappresentanza a partecipare alla
riunione odierna “e tantomeno ha delegato altra autorita’ politica”.
Eppure, afferma il
Cocer, “dal confronto di oggi e dalla viva voce del personale, vera
risorsa di ogni organizzazione militare, il ministro avrebbe potuto arricchire
quel quadro di situazione necessario a prendere decisioni per l’interesse della
Nazione, tenendo conto dei sacrifici, delle necessita’ e delle aspettative
del personale militare”. “Preoccupati da questo atteggiamento e
dalle voci di un ulteriore anno di blocco o di un solo parziale riavvio delle
dinamiche salariali”, i rappresentanti del personale della Marina hanno
chiesto al capo di stato maggiore della Forza armata “un intervento deciso
presso le autorita’ politiche e militari competenti per far valere la dignita’
e le necessita’ del personale e dare significato al termine ‘specificita”
troppo spesso usato soltanto per evidenziarne i doveri. In caso di proroga del blocco
con la conseguente grave e insostenibile criticita’ economica le rappresentanze
della Marina chiederanno l’abolizione della norma sulla specificita’ ed il
riconoscimento dei diritti sindacali e di associazione per poter esprimere con maggior
forza tutto il disagio dei colleghi in divisa”.
Cocer, “dal confronto di oggi e dalla viva voce del personale, vera
risorsa di ogni organizzazione militare, il ministro avrebbe potuto arricchire
quel quadro di situazione necessario a prendere decisioni per l’interesse della
Nazione, tenendo conto dei sacrifici, delle necessita’ e delle aspettative
del personale militare”. “Preoccupati da questo atteggiamento e
dalle voci di un ulteriore anno di blocco o di un solo parziale riavvio delle
dinamiche salariali”, i rappresentanti del personale della Marina hanno
chiesto al capo di stato maggiore della Forza armata “un intervento deciso
presso le autorita’ politiche e militari competenti per far valere la dignita’
e le necessita’ del personale e dare significato al termine ‘specificita”
troppo spesso usato soltanto per evidenziarne i doveri. In caso di proroga del blocco
con la conseguente grave e insostenibile criticita’ economica le rappresentanze
della Marina chiederanno l’abolizione della norma sulla specificita’ ed il
riconoscimento dei diritti sindacali e di associazione per poter esprimere con maggior
forza tutto il disagio dei colleghi in divisa”.