Chi ride dei paracadutisti, ignora l’onore: la risposta di M.I.A. Patria agli attacchi mediatici
Ignoranza travestita da satira
È singolare, se non surreale, leggere su un quotidiano nazionale articoli colmi di ironia facile e superficiale, soprattutto quando si parla di una disciplina tecnica e delicata come quella del paracadutismo militare IF4/SP.
Chi scrive con leggerezza di queste realtà non ha la minima cognizione di cosa significhi operare in condizioni estreme, né comprende il valore simbolico e operativo di un’eccellenza nazionale riconosciuta a livello internazionale.
Il paracadute militare IF4/SP, dotato di cupola circolare e corda di vincolo, è un dispositivo sofisticato, la cui gestione richiede competenze tecniche elevate, addestramento costante e sangue freddo.
Ma per comprenderlo servirebbe rispetto, non ironia. Lo abbiamo fatto con questo articolo pubblicato dalla redazione di Infodifesa (clicca qui) e lo ha fatto il sindacato M.I.A. Patria tramite un comunicato del Portavoce Nazionale che riportiamo di seguito.
«Ironia superficiale da parte di chi non conosce»
«È singolare, se non addirittura surreale, leggere su un quotidiano nazionale articoli intrisi di facile ironia da parte di chi non ha la minima cognizione di cosa significa operare con un paracadute militare IF4/SP. Non si tratta solo di tecnica: è una questione di rispetto verso un’eccellenza nazionale riconosciuta in tutto il mondo.»
«Dietro ogni lancio, una scelta di vita»
«Si potrebbe discutere correnti di ascensione, di cambiamenti repentini del vento, della direzionalità di un paracadute a corda di vincolo con cupola circolare. Ma sarebbe come spiegare la poesia a chi si ferma a contare le sillabe. L’essenza va oltre la tecnica.»
«I militari non rispondono con polemiche ma con i fatti»
«Mentre una certa stampa si diletta con la satira superficiale, i nostri paracadutisti continuano il loro addestramento quotidiano, consapevoli che gli errori in fase di preparazione sono il prezzo necessario della perfezione operativa. Sono gli stessi uomini che, se chiamati – scenario che nessuno auspica – sarebbero pronti a mettere in gioco la propria vita per la sicurezza di tutti, compresi i loro detrattori.»
«Il Tricolore si porta sulla pelle»
«C’è una profonda differenza tra chi porta il Tricolore cucito non solo sull’uniforme, ma sulla pelle, e chi giudica senza conoscere. Tra chi vive l’alzabandiera mattutino come momento solenne e chi ne fa oggetto di scherno. Tra chi comprende che la professionalità militare si costruisce giorno dopo giorno e chi la riduce a facile bersaglio mediatico.»
L’invito finale: conoscere prima di giudicare
«A chi sorride con sufficienza delle attività militari, non si offre risentimento, ma l’invito a conoscere davvero questo mondo. Perché solo chi ha vissuto l’emozione del servizio può comprendere che dietro ogni lancio, ogni esercitazione, ogni errore e ogni successo, c’è molto più di quanto possa essere racchiuso in un articolo di satira.»

