Attualità

Catturato super latitante re dei narcos pontini: Massimiliano Del Vecchio arrestato in una clinica dentale di Barcellona


La fine di una latitanza durata quasi due anni

Era seduto su una poltrona odontoiatrica, in attesa di curarsi un dente. Un gesto ordinario, ma con un dettaglio straordinario: su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale.
Massimiliano Del Vecchio, 42 anni, originario di Fondi, era uno dei latitanti più pericolosi d’Italia, ricercato dal novembre 2023 per narcotraffico internazionale. Martedì, il blitz dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Latina – in collaborazione con la Guardia Civil spagnola – ha posto fine alla sua fuga.


Il blitz tra pazienti e trapani

L’operazione è scattata all’interno di una clinica odontoiatrica di Barcellona.
I militari italiani, guidati dal colonnello Antonio De Lise, si sono mimetizzati tra pazienti e personale sanitario, muovendosi con estrema discrezione fino al momento dell’intervento.
Quando Del Vecchio è stato ammanettato, non ha opposto resistenza. Anzi, ha riconosciuto immediatamente gli uomini che lo stavano inseguendo da anni.


Una caccia tecnologica e sul campo

Il 42enne era riuscito a sfuggire a una maxi-inchiesta del 2023 che aveva portato a 16 arresti nel Sud Pontino. Da allora, era diventato un fantasma.
Gli investigatori hanno combinato metodi tradizionali – pedinamenti, intercettazioni, controlli sui movimenti – con strumenti di investigazione digitale avanzata: monitoraggio dei social, analisi delle reti di contatti e “web patrolling” su amici e familiari.
Un lavoro paziente e capillare, durato mesi, che ha permesso di localizzarlo proprio mentre si trovava in Spagna.


Un’operazione internazionale

L’arresto è frutto di una cooperazione interforze: i carabinieri del Comando provinciale di Latina, diretti dal colonnello Christian Angelillo, hanno agito insieme alla Procura distrettuale antimafia di Roma, alla Guardia Civil spagnola, all’Eurojust e al Servizio per la cooperazione internazionale di polizia.
Sulla testa di Del Vecchio pendeva una misura cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dall’uso di armi, oltre a estorsione, usura, violenza e minacce.


Il profilo criminale

Considerato il vertice di un sodalizio criminale radicato a Fondi, Del Vecchio avrebbe avuto rapporti diretti con cartelli della droga operanti a Roma e ambizioni di espandere il controllo dalle piazze di spaccio del Sud Pontino alla Capitale.
Il suo nome compare in alcune delle più aspre guerre di droga degli ultimi anni nella regione, segno di un ruolo centrale negli equilibri criminali locali.


Ora l’estradizione

Dopo l’arresto, si attende l’avvio delle procedure di estradizione verso l’Italia, dove dovrà rispondere davanti alla giustizia delle accuse che lo hanno reso uno dei simboli della criminalità pontina.
La sua cattura segna un colpo durissimo per la rete di traffico di stupefacenti nella zona, ma gli inquirenti restano cauti: «La lotta ai sodalizi criminali – ricordano – non si ferma con un arresto, per quanto importante».

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