CASSA PREVIDENZA FORZE ARMATE, PAGAMENTI SBLOCCATI E POSSIBILI AUMENTI DELLE TRATTENUTE PER EVITARE DEFAULT
Il Generale Del Casale audito in Commissione Difesa della Camera ha sottolineato l’attuale solidità dei bilanci, proponendo soluzioni per evitare un paventato default nei prossimi anni, in parte causato dalla “Riforma dello strumento militare”ed alla conseguente diminuzione del personale delle Forze Armate.
Il Generale Del Casale ha quindi proposto una sorta di “patto intergenerazionale”, ovvero l’aumento della quota di partecipazione dal 2 al 3% dell’80 % dell’ultimo stipendio indistintamente per tutti gli appartenenti dei relativi corpi e nel più breve tempo possibile, l’abolizione degli assegni speciali degli Ufficiali dell’Esercito e dei Carabinieri, con le opportune “clausole di salvaguardia” ed ha proposto come ulteriore soluzione, un prestito al tasso del 2% da uno dei fondi più prosperoso al fondo che ne avesse necessità.
Il Generale del Casale ha chiarito i ritardi dell’erogazione dell’indennità supplementare al personale che era stato posto in quiescenza negli ultimi 8 mesi, motivandoli nel mancato rinnovo degli organi di gestione della Cassa di Previdenza che sarebbe dovuto avvenire lo scorso ottobre ma con la nomina dei nuovi organi di gestione, avvenuta alla fine dello scorso maggio, la situazione è in via di normalizzazione, “Sto firmando decine di mandati pagamento” ha ribadito il Generale Del Casale.
Sono sempre più convinta che presto la cassa entrerà in default per ovvi motivi di numeri. Anche a fronte dei tagli che ci saranno nelle FFFAA a fronte dell’ applicazione della legge 244. E’ il commento dell’on. Tatiana Basilio (M5S) a margine dell’audizione del Generale Del Casale. Molti militari andranno in pensione e in proporzione non ci saranno gli stessi numeri ad entrare ed è per questo che pensano di aumentare il prelievo sulle buste paga!
La cassa è anacronistica se pensiamo che i denari prelevati dalle buste paga e depositati sulla banca Marche ai militari non fruttano nemmeno un centesimo di interessi. Ci sono dei sistemi ben più moderni di pensione integrativa Inoltre a coloro, Carabinieri ed Esercito, che sono resi non idonei prima del compimento del 15 anno di permanenza nelle FFFAA, non viene restituito un centesimo di ciò che hanno versato. Penso che dopo due anni che mi occupo di cassa di previdenza FFFAA ufficiali e sottufficiali sia giunto il momento che il Governo faccia una profonda riflessione in merito all’ inutilità della stessa e di quanto essa sia anacronistica ed inutile. Lasciamo i soldi nelle mani dei militari- conclude l’on. Tatiana Basilio – liberi di scegliere come utilizzare i propri soldi e diamo loro, piuttosto, la possibilità di investire su un vero fondo pensionistico integrativo complementare.