Guardia di Finanza

Caso Tarantino: la nuotatrice-finanziere sotto indagine della Guardia di Finanza dopo il furto a Singapore


Caso Tarantino-Pilato: tra oli essenziali e silenzi social, l’ombra del disciplinare


Il furto a Singapore e le telecamere del duty free

Tutto è iniziato al rientro dai Mondiali di nuoto, conclusi il 3 agosto. Chiara Tarantino e Benedetta Pilato, insieme ad altre compagne di nazionale, avevano deciso di concedersi qualche giorno di relax a Bali. Durante il transito a Singapore, però, il viaggio si è trasformato in un caso internazionale: le telecamere dell’aeroporto hanno ripreso Tarantino mentre sottraeva alcune boccette di oli essenziali, occultandole nella borsa di Pilato.

La polizia locale è intervenuta subito. Entrambe le atlete hanno subito il momentaneo ritiro dei passaporti, poi restituiti dopo un ammonimento formale. Nessuna condanna, ma un’ombra pesante sulla loro immagine.


La posizione delle Fiamme Gialle

Chiara Tarantino, 22 anni, non è solo una promessa del nuoto: è anche tesserata per il gruppo sportivo della Guardia di Finanza. E qui il caso si complica.

Le Fiamme Gialle, infatti, hanno subito un evidente danno d’immagine. L’ufficiale competente, rientrato dalle ferie, dovrà ora avviare un procedimento interno. Si parla di un’istruttoria con contestazioni formali, possibilità di difesa scritta da parte dell’atleta e valutazione delle sanzioni.

La gamma va dal semplice richiamo disciplinare alla sospensione, fino all’espulsione dal corpo. Ma, secondo quanto trapela, non sarà questo il destino di Tarantino: niente licenziamento, niente sospensione, probabilmente un provvedimento più leggero, forse un’ammonizione ufficiale.


La Federazione e il nodo allenamenti

Sul fronte sportivo, la Federazione Italiana Nuoto segue con attenzione l’evoluzione. Tarantino era attesa al Centro Federale “Alberto Castagnetti” di Verona, dal coach Alberto Burlina, ma ha deciso di non riprendere subito gli allenamenti.

Il Corriere della Sera sottolinea che un allontanamento definitivo dal gruppo non è nemmeno previsto dal regolamento, se non in caso di doppia positività ai controlli antidoping.


Il silenzio (assordante) di Tarantino

Mentre Benedetta Pilato ha preso pubblicamente le distanze con un post social, accusando la compagna di averla coinvolta suo malgrado, Tarantino ha scelto un’altra strada: il silenzio.
Si è cancellata dai social, evitando qualsiasi replica. Una scelta che, per molti, non fa che aumentare le responsabilità percepite.


Voci dal nuoto: tra “bravate” e cattivi esempi

A commentare il caso è arrivata anche Novella Caligaris, prima medaglia olimpica del nuoto italiano:

«Una bravata da ragazzi, ma di sicuro non un bell’esempio, che lascerà un segno».

Parole dure, seguite da una precisazione tagliente:

«Non è carino che una inguai l’altra, ma Pilato dice alcune cose, Tarantino non risponde e si cancella dai social. Qualche responsabilità la deve avere».


Il futuro dell’atleta

Chiara Tarantino resta dunque al centro di una vicenda che, pur chiusa penalmente a Singapore, continua ad avere conseguenze in Italia.
La sanzione disciplinare è praticamente certa, ma appare esclusa l’ipotesi di un licenziamento o di un’espulsione.
Resta il dato più pesante: al di là dei provvedimenti, l’immagine dell’atleta e delle Fiamme Gialle esce inevitabilmente scalfita.


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